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CULTURA-MUSICA-SPETTACOLO

TOUR TRA I PAESI  FANTASMA IN SICILIA (seconda parte)

Continua la scoperta dei paesi fantasma in Sicilia.

Borgo Borzellino

Borgo Borzellino fu fondato negli anni 40. E’ uno dei tanti borghi realizzati nell’era fascista, si trova  vicino al  centro abitato di San Cipirello e nelle sue vicinanze  è presente una linea ferroviaria fantasma, la  Palermo Camporeale. La costruzione del borgo fu interrotta dall’invasione angloamericana in Sicilia e dall’inizio della liberazione dell’Italia successivamente fu completata nel 1955  ma solo dopo diverse modifiche al progetto originale .

Come da tipico progetto d’epoca fascista, il borgo ospitava una delegazione comunale, una scuola, un ufficio postale, una caserma dei carabinieri, una casa sanitaria, botteghe artigiane, una trattoria e una rivendita di tabacchi. La maggior parte dei fabbricati comprendeva anche alcuni alloggi, destinati, ad esempio, agli insegnanti e agli artigiani.

I fabbricati includevano, nella maggior parte dei casi, anche alcuni alloggi come quelli per gli insegnanti e per gli artigiani.

Oggi,  in questo borgo risuonano durante il giorno, i rumori dell’autostrada vicina e di notte il suono dei campanacci delle mucche che occupano alcune strutture trasformate in stalle oltre ad alcuni suoni prodotti dal vento che passa tra finestre e le porte abbandonate da tempo.

Borgo Riena 

Borgo Riena, anche questo fondato negli anni 40  a Castronovo di Sicilia con lo  scopo di offrire una vita dignitosa ai contadini e alle loro famiglie, vicino alle terre da coltivare. 

Negli anni 50 fu completamente abbandonato, ma una  leggenda narra che sia rimasto un solo uomo, un tale Totò Militello, un latitante che fuggì e si nascose in questo borgo per evitare la condanna.

Arrivare qui equivale a immergersi in un ambiente surreale, fuori dal tempo, tra ruderi, ambienti fatiscenti, finestre sradicate e animali allo “stato brado”.

Borgo Carcaci

Borgo Carcaci si trova nel cuore della sicilia  a pochi passi da Centuripe in provincia di Enna.

E’ uno dei borghi più nascosti, un luogo segreto che incanta chi lo visita, disabitato ormai da molto tempo.

Esistente già nel XII secolo, si racconta che nel 1061 i Normanni vi si accamparono per organizzare l’assedio della vicina Centuripe.

Dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni ’80, era presente una stazione ferroviaria che collegava il borgo con Motta e Regalbuto per il commercio delle arance.

Oggi conserva la tranquillità e il fascino di un incantevole giardino, caratterizzato da edifici rurali e coloniali risalenti al Seicento.

Diventato meta gettonatissima di diversi escursionisti, anche in moto o in bicicletta, negli anni ha richiamato migliaia di visitatori.

Borgo Guttadauro

In provincia di Caltanissetta, vicino Butera, si trova Borgo Guttadauro.  

Costruito anche questo borgo in pieno periodo fascista, per combattere lo spopolamento delle campagne.

Il progetto prevedeva la costruzione di case, una chiesa, una scuola, la caserma dei carabinieri e la Casa del Fascio.

La sua costruzione iniziò il 1943 ma non fu mai completata a causa della guerra, della cattiva gestione, di finanziamenti di dubbia provenienza. Negli anni Sessanta venne  proposto di trasformarla in colonia estiva per ragazzi e successivamente in un centro di recupero ma in realtà non fu mai realizzato nulla, il borgo venne definitivamente abbandonato negli anni Settanta.

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