Febbraio, mese di San Valentino, ma anche di freddo intenso e di tradizioni che scaldano il cuore. A febbraio però, l’unica festività non è San Valentino, ma bensì anche Carnevale.
Carnevale
Carnevale è una festa la cui data varia ogni anno, poiché dipende dal calendario liturgico, e precede il tempo della Quaresima.
Durante questa festività vengono organizzate parate, sfilate dei carri e sfilate in maschera.
Ogni città celebra il Carnevale in modo diverso, ma è comune che i bambini, ragazzi e adulti indossino maschere e costumi stravaganti, che rappresentano personaggi simbolici della cultura siciliana, facendo anche battaglie con i coriandoli.
È una delle festività più colorate, vivaci e festose in tutto il mondo, e in Italia, ha una tradizione particolarmente radicata, soprattutto nelle regioni meridionali e in Sicilia.
I dolci tipici di Carnevale
Pignolata
Si tratta di pepite di pasta fritte, spesso ricoperte da zuccherini colorati, e poi servite in piccoli cumuli che richiamano la forma delle pigne, da cui deriva il nome “Pignolata”. Si può trovare in due varianti: al miele, diffusa in tutta la Sicilia, e glassata, diffusa specialmente a Messina, ricoperta di glassa al limone o al cioccolato.
Cartoccio siciliano
Il cartoccio siciliano, chiamato anche Macallè, ha origini risalenti al 1600, tipico di Palermo, ma prodotto in tutta la Sicilia. È un goloso dolce fritto che prende la forma di un cannolo rigonfiato, farcito con ricotta di pecora zuccherata o talvolta, anche con crema pasticciera. Questo dolce rappresenta un esempio della tradizione pasticcera siciliana, dove la semplicità degli ingredienti si fonde con la ricchezza dei sapori tipici dell’isola.
Chiacchiere
Le chiacchiere, il cui nome varia da regione a regione, sono uno dei dolci più diffusi (persino in Europa) e amati tipici del periodo di Carnevale. Sono sottili strisce di pasta fritta, o al forno, cosparse di zucchero a velo. La tradizione delle chiacchiere risale all’epoca romana, prendendo spunto dalle “frictilia”, dolci fritti nel grasso animale, consumati durante il periodo del calendario romano, in corrispondenza al Carnevale della chiesa cattolica.
Le chiacchiere, simbolo di una festa che, da secoli, porta con sé gioia e dolcezza, sono il dolce di Carnevale per eccellenza, ma la loro bontà le rende perfette anche in altri periodi dell’anno. A Palermo, ogni pasticceria che si rispetti offre questo dolce in numerose varianti, mantenendo però sempre intatta la tradizione della ricetta base
Struffoli
Anche in Sicilia, gli struffoli sono ampiamente consumati durante il Carnevale, sebbene siano più legati alla tradizione napoletana. Il dolce è composto da palline di pasta fritte nell’olio e nello strutto, o al forno, ricoperte da miele caldo, un po’ come la pignolata, con l’unica differenza, però, che sono decorati con frutta candita, pezzetti di zucchero e zuccherini colorati.
L’origine degli struffoli è ancora ignota, alcuni pensano che risalga alla Magna Grecia, di cui Napoli faceva parte, altri pensano che invece derivino dalla Spagna, poiché nella cucina andalusa (di Andalucía, una delle diciassette comunità autonome della spagna), esiste un dolce estremamente simile agli struffoli, il “piñonate”.
I cuddrureddri sono dolci fritti tipici siciliani, diffusi e prodotti principalmente a Delia, in provincia di Caltanissetta. Il nome “cuddrureddri” ha molte varianti, in base alla zona. L’ingrediente che dà un sapore speziato a questo dolce è la cannella. Nascono a Delia durante i vespri siciliani del 1282-1302 come omaggio alle castellane che vivevano nella fortezza medievale. Il nome deriva dal greco e significa “corona”, appunto per la loro forma circolare.
Castagnole
Le castagnolesono diffuse in tutta Italia, ma principalmente nelle regioni centrali e meridionali. La ricetta è molto antica, infatti risale al settecento.
La principale caratteristica che rende le castagnole semplici ma gustose, è il fatto che, mentre il fuori è croccante, l’interno rimane morbido e soffice. Esistono varie varianti:
- Cotte al forno
- Senza ripieno
- Ripieno di crema pasticciera, panna o cioccolato
- Fatte con l’aggiunta di rum e liquore per renderle più soffici.
Schiacciata fiorentina
La schiacciata fiorentina è una torta semplice e dal sapore delicato, dato dalla vaniglia e dal succo e scorza delle arance siciliane. Viene prodotta in Toscana, soprattutto a Firenze. Non deve superare i 3cm da cotta e deve rimanere soffice all’interno. Questa torta la si può riconoscere a prima vista dato il particolare disegno su di essa, infatti, viene ricoperta con lo zucchero a velo, lasciando lo stampo del simbolo della città di Firenze, il giglio fiorentino.
Crescionda
La crescionda è un dolce tipico dell’Umbria, in particolare della città di Spoleto.
È una torta a tre strati. La variante originale della crescionda, però, era agrodolce, preparata con: uova, pangrattato, brodo di gallina, pecorino e cioccolato.
Ad oggi esistono altre varianti:
- Crescionda di mele
- Crescionda poretta
- Crescionda a tre strati (la più diffusa)
Nella versione originale, i tre strati sono composti da amaretti, budino e cioccolato.
Oltre ai dolci di Carnevale nel mese di febbraio,vengono prodotti anche dolci tipici di San Valentino, come per esempio:
- In Piemonte, nella città di Tortona, in provincia di Alessandria, i Baci di Dama, dei biscotti ripieni di cioccolato che richiamano delle labbra, per questo vengono chiamate in questo modo.
- In Puglia, i Sospiri, un dolce fatto di pandispagna glassato.
- Nel Lazio, la Ciambella degli Sposi di Rocca di Papa
Sempre nel Lazio, i maritozzi romani, farciti con panna montata.
In conclusione, il mese di febbraio è un mese di dolcezza e tradizione, ricco di prelibatezze che riempiono tutte le pasticcerie d’Italia. Le giornate, pur essendo ancora corte e fredde, cominciano ad allungarsi, facendo intravedere il cambio di stagione, e con i dolci tipici di questo mese, le giornate si addolciscono, regalandoci emozioni uniche.
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