La festività del Natale si avvicina e in tutto il mondo viene festeggiato con tradizioni e usanze diverse.
In Gran Bretagna, il 25 dicembre è la festa dei bambini: iniziano ad attenderlo a partire da novembre, quando scrivono la famosa letterina in cui elencano i regali che vorrebbero trovare sotto l’albero. A mettere i regalini sotto l’albero sarà Father Christmas, l’equivalente di Babbo Natale, con la sua renna Rudolph. Per ringraziarlo della sua generosità i bambini inglesi sono soliti lasciargli un po’ di latte e un mince pie, un tipico dolce inglese. A dicembre, poi, i bambini inglesi iniziano ad aprire il calendario dell’avvento, cominciando anche a decorare l’albero a qualche giorno dalla festività.
In Canada, le principali tradizioni natalizie sono l’albero di Natale , il presepe e lo scambio dei doni; la famiglia è considerata il nucleo fondamentale intorno a cui ruotano le feste natalizie. Nelle varie regioni del Canada, però, ci sono tradizioni e usanze diverse. A Labrador City si svolge la gara della casa meglio decorata, con l’utilizzo di luci e la presenza di statue di ghiaccio in giardino. In Nova Scotia, le tradizioni natalizie prevedono il consumo di aragosta e frutti di mare al posto del classico tacchino. Quebec invece è la città famosa per la parata di Santa Claus, che si svolge a Montreal.
Anche in Germania lo spirito natalizio si fa sentire già dalla fine del mese di novembre, quando nelle piazze e nelle strade di ogni città del paese iniziano ad essere allestiti i primi mercatini di Natale, dove si possono trovare candele, marionette, giocattoli, palline decorate e anche prodotti gastronomici. A novembre i mercatini sono già pieni di visitatori, ma l’aria natalizia vera e propria ha inizio il 6 dicembre, nella giornata di Nikolaustag. Un aspetto importante della tradizione natalizia tedesca è che si aspetta la vigilia per addobbare l’albero; il menù del 25 dicembre prevede che vengano serviti a tavola l’oca arrostoe la carpa di Natale.
In Africa centrale il Natale coincide con la fine della raccolta del cacao ed i lavoratori hanno la possibilità di tornare a rivedere le proprie famiglie per festeggiare. In Nigeria, in questo periodo le ragazze visitano le case della zona ballando e cantando, accompagnate dal suono dei tamburi; danze e canti quindi sono l’elemento centrale del Natale. Dal 25 in poi, invece, sono gli uomini ad esibirsi con i volti coperti da maschere in legno. E’ diffuso lo scambio di regali, ovvero cibi sia crudi che cotti.
Il Natale in Giappone è inteso più come un generico momento di gioia collettiva che come festa religiosa. Il 24 dicembre si celebra la festa per gli innamorati: le coppie vanno a cena fuori, per mangiare pollo fritto e la famosa Christmas Cake, una semplice torta di pan di spagna con panna montata e decorata con fragole e immagini di Babbo Natale. Anche in Giappone è tradizione scambiarsi un regalo, ma solo tra gli innamorati.
In Polonia, la vigilia di Natale è il giorno più importante. Ognuno ha i propri ruoli, dettati dalla tradizione: le donne preparano i piatti tipici, gli uomini si occupano di decorare l’albero di Natale. La cena della vigilia può cominciare solo quando in cielo appare la prima stella.
Per i bambini ungheresi il periodo delle feste natalizie inizia con la festa di Santa Klaus. La sera del 24 dicembre l’albero viene addobbato con tipiche caramelle rivestite di carta colorata, noci dorate, candele, fiocchi ecc., senza farsi vedere dai bambini, per non rovinare loro la sorpresa.
In Italia, generalmente il giorno dell’Immacolata si addobba la casa con albero di Natale e presepe. Il giorno di Natale vengono scambiati i regali e si gioca a carte per stare in compagnia: anche qui il centro del Natale è la famiglia.
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