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Devianza minorile, conferenza all’”Einaudi-Pareto”

Lunedì 10 Febbraio, presso l’auditorium dell’Istituto “Einaudi-Pareto” di via Brigata Verona, si è tenuta una conferenza sulla devianza minorile.

I relatori sono stati il giudice dott. Nicola Aiello dell’ Istituto penale ” Malaspina”, l’educatore, prof. Giacomo Scattareggia, e la psicoterapeuta, dott.ssa Diletta D’Arpa, i quali al termine hanno risposto alle numerose domande degli alunni presenti.

La devianza minorile è il comportamento di ragazzi e ragazze che non seguono le regole sociali o legali. Non si tratta solo di atti criminali, ma anche di comportamenti che vanno contro le norme che regolano e difendono i valori fondamentali dei componenti di una società. Questo fenomeno è molto preoccupante per la società e le sue cause dipendono da diversi fattori.

Una delle principali è il disagio familiare: se un ragazzo vive in una famiglia dove ci sono problemi come separazioni, conflitti o difficoltà economiche, è più probabile che sviluppi comportamenti negativi. Un ambiente familiare instabile può influire sullo stato d’animo del ragazzo, portandolo a cercare soluzioni nel consumo di alcool, droghe, violenza o reati. Altro fattore sono le amicizie ‘sbagliate’: molti giovani entrano a far parte di gruppi che hanno come scopo solo l’illegalità.

Inoltre, i ragazzi che vivono in condizioni di povertà o che sono esclusi dalla società, possono sentirsi abbandonati e cercare di trovare una propria identità in gruppi che usano comportamenti non idonei, come le baby gang, per compensare insoddisfazioni e disagi profondi ed emulare i comportamenti del gruppo a cui si appartiene.

La scuola gioca un ruolo importante nella prevenzione della devianza minorile, infatti la mancanza di opportunità educative o di un ambiente scolastico che promuove valori positivi può spingere un giovane verso scelte sbagliate.

Aiutare i ragazzi a credere nei valori, facendo conoscere positivi esempi di vita, offrire opportunità di crescita e fornire supporto emotivo e psicologico sono passi fondamentali per evitare che il fenomeno si diffonda.

Il forte aumento della devianza minorile ha indotto il governo a introdurre il Decreto Legge n. 123 del 15/09/2023, chiamato “Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale”, comunemente conosciuto come “Decreto Caivano”.

Il decreto prevede interventi educativi e di supporto per prevenire la delinquenza giovanile, misure di sicurezza per proteggere i minori dagli abusi nel contesto digitale, ma anche pene più severe per i minori che commettono reati.

Le modifiche fanno parte di un piano di riqualificazione che coinvolge in particolare il Comune di Caivano (dal quale il decreto prende il nome), situato nella Città Metropolitana di Napoli.

Io penso che la soluzione sia soprattutto prevenire la devianza, creando un contesto favorevole per i giovani, con un supporto adeguato da parte della famiglia, della scuola e della società. Per questo, anziché concentrarsi sulla pena da infliggere, sarebbe più utile combattere in modo più efficace le cause alla base dei comportamenti devianti e fornire ai giovani l’aiuto necessario per affrontare le difficoltà.

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