Cosa significa davvero “ricordare”? Non è solo un atto di memoria, ma un gesto di responsabilità verso chi non può più raccontare la propria storia.
Oggi, 10 febbraio, ricordiamo chi ha perso la vita nelle foibe, ma anche chi ha perso la propria identità, la propria casa e la propria dignità.
Le foibe erano cavità naturali dove, nel periodo tra il 1943 e il 1945, migliaia di italiani, soprattutto giuliano-dalmati, furono brutalmente gettati dai partigiani comunisti jugoslavi.
La motivazione era politica ed etnica: eliminare chi era considerato “collaborazionista” o legato all’occupazione fascista.
Mi colpisce la forza della memoria in questa giornata.
Ricordare non significa solo guardare al passato, ma anche fare un atto di responsabilità verso il futuro. In un mondo in cui i conflitti e le violenze sembrano ancora essere una triste realtà, la Giornata del Ricordo ci insegna che il rispetto per l’altro, per la diversità, è l’unico modo per evitare che le tragedie del passato possano ripetersi.
Penso anche a quanto sia importante educare le nuove generazioni su questi temi.
Le storie delle vittime delle foibe non devono essere lasciate nel dimenticatoio, ma devono essere raccontate, soprattutto nelle scuole, per aiutare i giovani a comprendere quanto la pace e la convivenza siano fondamentali per il nostro presente e per il nostro futuro.
La memoria storica è un valore che non possiamo permetterci di perdere.
La Giornata del Ricordo è stata istituita ufficialmente nel 2004 per mantenere viva la memoria di queste sofferenze. Durante questa giornata, nelle città siciliane, come in altre città d’Italia, ci si impegna attraverso diverse iniziative commemorative e cerimonie ufficiali, per onorare le vittime delle foibe e coloro che furono costretti a fuggire dalle loro terre durante l’esodo. L’UGL Palermo ha promosso un evento presso il Casale San Lorenzo di Palermo con la partecipazione di esperti del settore, l’Università LUMSA ha organizzato attività speciali per il Giorno del Ricordo, coinvolgendo studenti e docenti in momenti di riflessione e approfondimento storico.
Inoltre l’UniversitàdegliStudidiEnna’Kore’ organizza un evento online, coinvolgendo tutti i dipartimenti dell’Ateneo.
Questa iniziativa digitale consente a un pubblico più ampio di partecipare alle riflessioni sulle implicazioni che le tragedie del passato hanno nel nostro presente.
Mercoledì 12 Febbraio nell’ auditorium della nostra sede scolastica verrà celebrata la “Giornata del Ricordo”, a questo incontro parteciperanno anche i rappresentanti della Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che rappresenta in Sicilia gli italiani fuggiti dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia al termine della Seconda Guerra Mondiale. Durante l’incontro oltre alla giornata del 10 Febbraio si parlerà del confine orientale e del genocidio delle foibe, delle Donne che Incarnano la Tragedia e dell’arrivo e l’inserimento degli esuli giuliano-dalmati in Italia. Sarà una conferenza molto interessante che ci aiuterà a riflettere su questa tematica così importante e tragica.
La giornata del ricordo ci invita, infine, a riflettere anche sul nostro ruolo nella società. Ognuno di noi può fare la differenza con piccoli gesti quotidiani, per costruire un mondo in cui il dialogo, la comprensione reciproca e la solidarietà prevalgano sull’odio e sulla violenza, è inoltre un invito a non arrenderci mai alle barbarie, a non smettere mai di credere in un mondo in cui l’umanità prevalga su ogni altra cosa.
Lascia una risposta