Oggi tutti usiamo social network, smartphone e intelligenza artificiale. Ma queste innovazioni tecnologiche sono davvero utili? Oppure possono comportare dei rischi?
Noi giovani utilizziamo frequentemente social come Instagram, TikTok, Facebook e Snapchat che ci permettono di parlare con gli amici, di scoprire notizie e di divertirci. Ma, a volte, dipendiamo troppo dall’approvazione che gli altri ci mostrano con i “like” e i loro commenti: infatti, quando riteniamo di non essere stati sufficientemente apprezzati, ci sentiamo insoddisfatti a tal punto che talvolta la frustrazione può trasformarsi in ansia, stress e addirittura depressione, come ha dimostrato uno studio dell’Università del Texas (“Pochi like sui social provocano ansia e depressione nei nativi digitali”, pubblicato il 10 febbraio 2021 in https://magazine.santagostino.it). Inoltre i social spesso divengono la cassa di risonanza di notizie false oppure diventano gli strumenti per compiere odiosi atti di cyberbullismo.
Oltre ai social network noi ragazzi amiamo moltissimo lo smartphone che è un dispositivoutilissimo: ci permette di comunicare con molte persone dovunque ci troviamo, ci consente di guardare video sui più diversi argomenti, ci dà persino la possibilità di fare acquisti in qualunque parte del mondo! Però, se viene usato troppo, può diventare dannoso: può infatti provocare disturbi del sonno e limitare la capacità di concentrazione. Inoltre le continue notifiche che ci avvisano in tempo reale delle novità provenienti dai social network e dell’arrivo di email, di messaggi, di richieste di amicizia, di inviti di amici o di tag, ci fanno anche sentire sempre sotto pressione.
L’ultima innovazione tecnologica che ha conquistato i giovani è l’intelligenza artificiale. Ormai presente in molte case sotto forma di assistenti virtuali che, rispondendo a comandi vocali, possono fare ricerche online e fornire informazioni su svariati argomenti, l’IA promette di cambiare radicalmente la nostra quotidianità con dispositivi che possono migliorare l’efficienza lavorativa in molti campi dell’attività umana. Ma proprio questo aspetto positivo costituisce un problema, perché l’intelligenza artificiale potrebbe sostituire numerosi lavoratori. Inoltre i dispositivi smart, gestiti dall’IA, per funzionare bene devono raccogliere e archiviare dati personali che potrebbero essere utilizzati in maniera impropria.
Social network, smartphone e IA possono sicuramente migliorare la nostra qualità di vita, dobbiamo però imparare a usarli nel modo giusto, senza diventarne dipendenti e mantenendo sempre il contatto con il mondo reale.
Se impariamo a controllare queste nuove tecnologie, il futuro digitale sarà positivo per noi e per la società.
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