Nel 2024, purtroppo, si sono registrati ancora cento femminicidi: cento volti e nomi diversi, ma accomunati dalla drammaticità della loro storia. Davanti a tanto dolore, è davvero una magra consolazione sapere che nel 2023 i femminicidi sono stati 112: un lieve calo, che non rassicura molto. Il mese più tragico e insanguinato del 2024 è stato settembre, che ha visto l’assassinio di ben 17 donne. Un dato che emerge è che il maggior numero di donne uccise apparteneva alla fascia della terza età: 37 donne avevano più di 65 anni quando sono state ammazzate, 13 erano over 80. In questa fascia d’età gli assassini sono stati in 19 casi il marito o un compagno, per altri 13 il figlio, nei restanti casi l’assassino era spesso un nipote o un genero; la famiglia, che dovrebbe essere spazio di accoglienza e sostegno, si è rivelata per queste donne una trappola mortale. Resta elevato il numero di femminicidi seguiti da suicidi. Si sono tolti la vita 27 responsabili di femminicidio, altri ci hanno provato. Non poche donne erano state maltrattate, minacciate o abusate dagli uomini che poi le hanno uccise. Alcuni degli indagati per femminicidio avevano il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento a ex compagne e figli, ma evidentemente i sistemi di prevenzione e protezione non sono stati sufficienti per salvare le vittime. E’ evidente che occorre lavorare sull’educazione e sulla sensibilizzazione, diffondendo la conoscenza degli strumenti a disposizione delle donne vittime di maltrattamenti, come il numero di telefono 1522, pronto a raccogliere richieste di aiuto e ad offrire assistenza.
Sitografia : https://www.osservatoriodiritti.it/2024/11/25/femminicidi/
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