Vent’anni fa nasceva Facebook, una piattaforma creata inizialmente dai suoi ideatori (Mark Zuckerberg, Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes) affinché gli studenti dell’Università di Harvard potessero mettersi in contatto tra loro e confrontarsi. In breve tempo però la piattaforma cominciò ad essere utilizzata anche da altre università e dalle scuole superiori americane e infine venne aperta a tutti coloro che avessero più di 13 anni, divenendo il social network più diffuso in tutto il mondo e permettendo la fondazione della società Facebook Inc. di cui Mark Zuckerberg è oggi presidente e CEO.
La fortuna del social ha permesso alla corporation di inglobare altre piattaforme, come Instagram, WhatsApp, Messenger e Oculus VR, e di espandere il proprio dominio nell’ambito del mondo digitale: oggi infatti Facebook include chat, giochi, eventi e pubblicità e ha raddoppiato le funzionalità con i video in diretta, le “storie”, i gruppi informativi e con il passaggio ai dispositivi mobili.
Dal 2021 la società ha cambiato nome: ora si chiama “Meta Group”. Il termine “Meta” è legato alla parola “metaverso” utilizzata nella letteratura cyberpunk per indicare “un mondo virtuale in 3D popolato di repliche umane digitali” (in www.treccani.it/enciclopedia, s.v. metaverso). La nuova denominazione indica l’apertura dell’azienda alla realtà virtuale e all’intelligenza artificiale grazie alle quali sarà sviluppato un nuovo concetto di intrattenimento, di community e di marketing: Zuckerberg e soci infatti vogliono creare uno spazio virtuale in cui le persone possano interagire attraverso avatar (da “Facebook diventa Meta: qual è il significato della scelta di Zuckerberg (e cosa cambierà)” di A.Collu, in www.postpickr.com).
La storia di Facebook però non è caratterizzata solo da successi: i giovani ormai preferiscono piattaforme diverse, come TikTok, e proprio per questo la società si sta lanciando nel campo dell’AI, ma sembra che la maggior parte degli utenti, per lo più over 40, preferisca forme di comunicazione più tradizionali rispetto al metaverso.
Nonostante ciò, però, non si può negare che Facebook sia il frutto di un’intuizione straordinaria che ha trasformato uno strumento di comunicazione tra studenti universitari in un fenomeno mondiale che ancora oggi ha una grande importanza nella vita quotidiana di milioni di persone.
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