La mattina della domenica del 3 gennaio 1954, l’annunciatrice Fulvia Colombo apriva ufficialmente i programmi della TV italiana.
La TV è uno strumento che ha rivoluzionato le abitudini e la vita delle famiglie, permettendo a milioni di italiani di assistere ai grandi eventi storici e sportivi, è diventata un punto di riferimento per l’informazione e l’intrattenimento, assumendo un ruolo fondamentale nella nostra cultura. Immaginiamo solo per un attimo lo stupore e la meraviglia di quegli italiani che ebbero accesso per la prima volta a quello schermo in bianco e nero, con immagini di persone reali che cantavano e ballavano… Oggi neanche ci chiediamo più come ciò sia possibile.
Dai racconti di chi ha vissuto quegli anni, apprendiamo come, non avendo tutti la possibilità economica di acquistare una TV, la sera si bussava alla vicina che aveva il meraviglioso strumento e lo condivideva con chi nel condominio non lo possedeva, ci si riuniva e si commentava il nuovo elettrodomestico e i programmi, meravigliati dal progresso. Questo stupisce e commuove: per noi oggi sarebbe impensabile non avere televisione, ognuno di noi ha pressoché un televisore in ogni stanza della casa.
Grazie alla TV molti italiani impararono anche a leggere e a scrivere, con la famosissima trasmissione “Non è mai troppo tardi” del maestro Manzi. La televisione contribuì così alla condivisione di un’unica lingua e allo sviluppo socio-economico del Paese.
In questi settant’anni la TV italiana è cambiata; siamo in un’era di streaming, dove le piattaforme on line dominano il consumo di contenuti video, ma nonostante tutto la TV non scomparirà, anzi si evolverà, interagendo con le nuove tecnologie e adattandosi alle esigenze del nuovo pubblico.
La TV è, e rimarrà, un potente strumento di intrattenimento, informazione e connessione per le generazioni presenti e future, ma può essere anche un potente strumento di manipolazione delle menti.
Si discute molto infatti sul potere che hanno tutti i sistemi di comunicazione e di informazione; oggi si dovrebbe essere in grado di considerare con spirito critico le informazioni inviate dagli schermi, anche se il flusso delle informazioni è talmente grande che è anche difficile risalire alle fonti e stabilire che queste siano effettivamente credibili. Sappiamo tutti infatti come sia facile manipolare qualsiasi contenuto da parte dei media, siano essi una TV, un cellulare o un computer; la televisione sopravviverà se continuerà a svolgere un ruolo di selezione e controllo, a garanzia della qualità dei contenuti.
di Roberta Pillitteri
Laura
Articolo interessante🤗