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Una nuova visione dell’impresa: il bilancio di sostenibilità

ECONOMIA

Il bilancio di sostenibilità, detto anche socio-ambientale, è un rendiconto qualitativo e quantitativo che evidenzia anche il contributo che l’impresa dà a favore dell’ambiente naturale e del settore sociale e dimostra il riparto delle ricchezze fra gli stakeholder. Spesso infatti le aziende sono spinte ad essere socialmente responsabili proprio per le aspettative degli stakeholder.

L’ambito delle responsabilità sociali coinvolge vari settori, come:

– la sicurezza nei luoghi di lavoro;

– la prevenzione del degrado ambientale;

– il rispetto dei diritti dei lavoratori e la stabilità dell’occupazione.

La realizzazione di un Bilancio di Sostenibilità consente di:

  • definire o aggiornare una strategia di sostenibilità, orientata all’Agenda 2030 e al Green Deal europeo;
  • valorizzare i progetti di sostenibilità già attuati;
  • rispondere alle esigenze informative degli stakeholder;
  • attuare un piano di coinvolgimento degli stakeholder in grado di rafforzare il posizionamento e la reputazione aziendale.

Il bilancio sociale, infatti, è strettamente connesso ad una politica attiva del personale, finalizzata sia alla continua crescita della qualificazione professionale dei dipendenti, sia al perseguimento di un livello di maggiore efficienza, per il perseguimento degli obiettivi prestabiliti. In particolare, l’attività di formazione nel pubblico impiego è finalizzata a promuovere e favorire la formazione e la specializzazione del personale.

Nei confronti della comunità, le aziende hanno delle responsabilità sociali di cui farsi carico, in vari ambienti:

  • nell’ambiente economico, dove sono chiamate a generare ricchezza e sviluppo, mantenendo la stabilità dell’occupazione e del reddito nazionale;
  • nell’ambiente ecologico, poiché l’utilizzo che le imprese fanno delle risorse naturali non può pregiudicare il benessere delle generazioni future;
  • nell’ambiente sociale, nel quale rientrano più ambiti di responsabilità, che riguardano il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle norme che tutelano il lavoro minorile, la sicurezza degli ambienti, ecc…

Per la sua redazione occorre seguire comunque i principi di redazione nazionale ed internazionali, ovvero:  responsabilità, trasparenza, coerenza, inclusione, identificazione, neutralità, competenza, prudenza, chiarezza, utilità, comparabilità e attendibilità.

Il bilancio socio-ambientale è anche:

  • strumento di comunicazione, che, tramite un global report, permette all’impresa di rapportarsi con soggetti interni ed esterni;
  • strumento di programmazione e controllo, perché guida le scelte generali nella prospettiva migliore possibile dell’impiego delle risorse, così che i consumatori saranno più propensi a sostenere l’impresa, se il suo operato è giudicato corretto eticamente.

Ma questo bilancio è obbligatorio per tutti? No, la direttiva europea 2014/95/UE rende la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario obbligatoria per le imprese di interesse pubblico di grandi dimensioni, lasciandola volontaria per le piccole e medie imprese.

Virginia Sala

 

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