UN VIAGGIO PIENO DI EMOZIONI E DI PERSONE SPECIALI
Questo mio viaggio sta per terminare, fra poche settimane lasceremo, fra le aule e i corridoi dell’Einaudi-Pareto, i ricordi più belli della nostra adolescenza: la destinazione “ maturità” sta per arrivare.
Sicuramente la vita cambierà e questi anni saranno semplicemente ricordi da raccontare, ma chi ci assicura che non saremo nostalgici di quei momenti?
Questi anni sono stati una bolla dove abbiamo imparato a vivere nel mondo reale ed è arrivato il momento di far esplodere la bolla e mettere in pratica tutto quello che ci è stato insegnato.
Avremo paura? E’ probabile, il mondo non è semplice come sembra. Il passaggio però è obbligatorio, se vivessimo in una fiaba potremmo scegliere di essere dei bambini sperduti, nell’Isola che non c’è, insieme a Peter Pan, ma non siamo in una fiaba.
Quindi pronti, partenza e via, il mondo ci aspetta, miei cari maturandi.
Avete presente i pullman panoramici? Ecco, il nostro viaggio è stato un po’ così e io mi sento in dovere di ringraziare coloro che ci hanno dato la panoramica del mondo che ci aspetterà fuori.
Miei amati Italiano e Storia, grazie per avermi insegnato a capire il mondo in cui viviamo, a scoprire che spesso, nel passato, anche 600 anni fa, qualcuno poteva provare le mie stesse emozioni, quelle emozioni che per me sono ineffabili, ma che quel qualcuno è riuscito a spiegare per me.
Grazie per avermi fatto capire quali sono i valori per cui combattere e quelli da combattere.
Grazie perché non mi avete mai fatta annoiare e vi siete fatti amare.
Sarò sempre riconoscente per tutte le lezioni di vita che mi avete dato, perché forse, se non avessi conosciuto voi e il vostro modo di porvi, probabilmente oggi sarei un’altra persona, perché avrei preso queste materie come delle materie semplicemente scolastiche e non come cultura personale, per imparare a stare nel mondo e a pensare con la mia testa.
Mia cara Religione, mi dispiace per tutti quelli che ti sottovalutano o che non ti apprezzano per il semplice fatto che ti vedono come un’imposizione. Io invece ti ringrazio, per tutti i dibattiti che hai creato, per aver dato modo di poter parlare a tutti noi e non hai giudicato, nonostante spesso ci si trovasse in disaccordo.
Hai fatto le domande e poi in silenzio hai ascoltato tutte le risposte che noi abbiamo dato, grazie.
Mio carissimo Diritto, grazie per aver chiesto ogni volta, prima di iniziare la lezione, se stessimo bene o come avevamo passato il fine settimana.
Grazie di aver riso con noi fra un dovere e l’altro e mi scuso a nome di tutti se ti abbiamo fatto disperare un po’.
Mio bellissimo Spagnolo, grazie per avermi fatto tornare bambina, perché grazie a te sono tornata con la mente a tutte le serie TV spagnole che guardavo da piccola. Grazie per avermi insegnato che lo spagnolo non è aggiungere la “S” ad ogni parola, ma è molto di più.
Mia impegnativa Matematica, grazie per non essere stata pesante come tutti sostengono, hai capito quando eravamo capaci di comprenderti e quando invece avevamo bisogno di staccare un po’ la spina.
Abbiamo riso tanto e anche lavorato tanto e bene, mi mancheranno tutti i momenti di pausa fatti insieme a parlare del più e del meno, ogni tanto ci sta prendersi una pausa, soprattutto quando le ore sono popolate di numeri e formule…
Non dimentichiamoci dell’Educazione Fisica, grazie per essere sempre stata a nostra disposizione, se volevamo giocare a calcio, se volevamo ballare, se volevamo giocare a pallavolo o se semplicemente non volevamo far nulla, tu non sei stata pesante, sei stata giusta e corretta con noi, quindi grazie infinitamente.
Carissima Economia, tu sei stata la materia in cui abbiamo cercato di mettere noi stessi, forse non sempre con risultati eccellenti.
Grazie per essere stata la nostra seconda mamma, di aver condiviso con noi tutti i momenti che ti rendevano felice o triste, per aver condiviso con noi tutti i pensieri e i valori che ti facevano commuovere.
Tu sei un mix di serietà e spensieratezza e ti sei fatta amare per come sei.
Spesso ci rendiamo conto di ciò che abbiamo solo dopo averlo perso, e tu sei una di quelle che sicuramente rimpiangeremo di non aver sempre con noi. Quindi grazie per essere stata un esempio.
Infine, ma non per ultimo, ci sei tu, la nostra è una storia di amore e odio, e fortunatamente quest’ultimo anno è stato più amore e consapevolezza che odio. Parlo proprio di te mio caro Inglese, se c’è una persona negata in questa materia sono proprio io, però quest’anno, forse un po’ in ritardo, ho preso tanta consapevolezza della tua importanza, proprio grazie a te, che mi hai saputa catturare e portare nel tuo mondo tanto bello, ma ancora un po’ complesso per me, meglio tardi che mai, però.
Ti ringrazio, perché ho sempre dato la colpa a te, in tutti questi anni, in realtà non sei tu ad essere sbagliato e in realtà nemmeno io lo sono, dovevamo solo incontrarci prima.
Sicuramente ho ancora tanta strada da fare, avrò i miei risultati probabilmente in futuro, ma è solo grazie a te se oggi comprendo il posto importante che avrai nella mia vita lavorativa.
Non posso prometterti risultati che al momento non posso avere, però posso prometterti che non ti odierò più, che proverò a capirti e se dovessi avere dei giorni di sconforto penserò all’anno in cui ho iniziato ad apprezzarti, ovvero quest’ultimo anno.
Quindi non mi resta altro che ringraziarti.
Ovviamente non ho affrontato questo viaggio da sola, ho avuto dei compagni di viaggio fantastici, alcuni sono scesi qualche fermata prima; e poi ci siamo noi, i “superstiti”:
Iniziamo con Gabriele, lui è la nostra mascotte, non parla tanto, ma si fa capire sempre, è super intelligente e agile, ama i cartoni della Disney e ha la mente più sviluppata di quanto si possa immaginare, è super bravo negli sport e quest’anno si è dato anche alla cucina ed eccelle anche lì, che dire? Un piccolo genio.
C’è Serena, la ragazza timida che non parla mai ed è sempre al primo banco immersa nei suoi pensieri.
C’è Maria Chiara, la ragazza che ama i cantanti coreani, che spesso cambia il colore dei suoi capelli perché la monotonia la stanca, parla poco, ma quando lo fa dice sempre delle cose bellissime e super intelligenti e soprattutto è la ragazza timida che, quando impari a conoscerla, diventa la persona più estroversa che si possa incontrare.
C’è Roberta, la ragazza piena di insicurezze, la ragazza a cui non si dovrebbe mai smettere di dire quanto sia speciale, lei è quella ragazza di cui puoi sempre fidarti, che in un momento di sconforto è lì non per tirarti su il morale, ma comprenderti, e in un momento di gioia ride insieme a te. È speciale, tanto.
C’è Gaetano, detto il Cina, lui può sembrare un tipo ambiguo, solo all’inizio, però: quando impari a conoscerlo riesci a capire tutto il mondo che ha dentro. È sincero, alcune volte anche troppo.
È quella persona che prima di incontrarla non pensavi nemmeno di averne bisogno e dopo averla incontrata l’unico pensiero è: “come farei senza di lui?”.
C’è Marzia, non posso dire il suo soprannome, lei è la ragazza che ho visto crescere più di tutti, ride sempre, è semplice, l’unico difetto è che è fissata con le moto e alcune volte parla di cose che io non riesco a comprendere, però la cosa bella è vedere i suoi occhi mentre parla delle moto, di come le piace quel vento che le fa volare i capelli quando è in sella; merita di averne una tutta sua, un giorno.
C’è Alessio, il ragazzo un po’ “ribelle” che spesso si distrae durante le lezioni, ma quando si affrontano argomenti che lo interessano diventa l’alunno più serio che un insegnante possa incontrare.
E alla fine, penso che nel mondo reale è per questo che si debba combattere, per le cose che ti piacciono, ti interessano e a cui credi.
C’è Valentina, lei è la classica ragazza della porta accanto, bella, simpatica, gentile e studiosa.
Non è perfetta, nessuno lo è, ma lei lo sembra, perché si è fatta voler bene con tutti i suoi pregi e difetti, alcune volte si addormenta, quando però abbiamo qualche ora buca, e anche quando dorme sembra la persona più dolce che si possa incontrare. È una bella persona e merita tanto dalla vita.
C’è Giuseppe, il ragazzo che ride e scherza sempre, che si impegna e che si è fatto voler bene da tutti.
Farà carriera perché ha la voglia di fare e questo gli segnerà la strada, è una bella persona e si merita di poter arrivare a tutti gli obiettivi che vorrà raggiungere.
C’è Maria Rita, lei è un raggio di sole, quando si assenta, si sente. Lei è quella che capisce sempre quando qualcosa non va e cerca sempre di farti vedere il lato positivo. È quella ragazza che un minuto prima ride e scherza e quello dopo ti parla di quanto è complesso e complicato il mondo. In sintesi? È una supernova.
C’è Eleonora, lei è la solita ragazza dell’ultimo banco che sta sempre con le cuffie, ma quando le toglie fa esplodere di energia l’intera classe. È quella ragazza che immagini sempre felice, perché semplicemente non merita il contrario.
C’è Gimmi, lui è la persona che più mi ha sorpreso in questi anni, è sempre quello messo in discussione, ma io in lui in realtà vedo poco da poter discutere, perché, se riesci a leggerlo fra le righe, capisci che realmente c’è poco da discutere su di lui. È intelligente e ha una mente che penso che in pochi riescano a comprendere, perché bisogna non sentire ciò che lui dice, ma ascoltare ciò che vuole far passare, forse i modi non sono dei migliori, ma è un ragazzo come pochi. Lui avrà il suo riscatto dalla vita e da tutti quei voti che lo imprigionano, perché spesso i numeri non combaciano con la vera essenza della persona.
Infine c’è lei, Gaia, quando si parla di incontri fra i banchi, la nostra amicizia ne è la testimonianza: è la persona più bella che io abbia mai incontrato e che soprattutto si incontra una sola volta nella vita.
È quella persona che merita tutto ciò che sogna, che non vorresti mai vedere triste e che comprende tutte le imperfezioni.
Noi ci siamo un po’ completate, spesso in certi frangenti non riusciamo ad usare la testa, quindi, a seconda delle situazioni, lei è la mia testa, la mia ragione e viceversa.
Non riesco mai a trovare le parole esatte per lei, perché è così unica che è realmente difficile descriverla e io non smetterò mai di ringraziare la scuola per avermela fatta incontrare.
Miei cari compagni di viaggio, GRAZIE.
Non dimentichiamoci dei “ferri del mestiere”: mio caro giornale, grazie per avermi dato la possibilità di poter raccontare in questi anni tutto ciò che avevo dentro.
Buona fortuna a noi maturandi.
Martina Sessa
7 comments
Belle descrizioni di insegnanti e compagni che ci porteremo nel cuore
Questo articolo arriva al cuore… Grazie!
Brava, sei cresciuta tanto. Riconosco nel tuo spirito la bimba che ho cresciuto anni fa! Buon esame dalla tua prof!
“The future belongs to those who believe in the beauty of their dreams.” ― Eleanor Roosevelt
Wish you best of luck in your days ahead. May God bless you, Martina!
Mrs Mariolo
Bellissimo!!!
Descrizione puntuale e articolata, bravissima Martina, hai già una professione! È vero talvolta mi avete fatto disperare per l’economia aziandale ma RIL non vi sono mai mancati e in Lealtà siete 10 elode! Sono un mix di serietà e spensieratezza?vero e la tua sensibilità è quanto la mia per questo l’hai compresa, del resto, lo sai che la mia età mentale è di una ventenne? 😂😜Hai tutte le carte per volare in alto Martina, credici! Credeteci ragazzi diventerete grandi, ma guardate sempre la vita con stupore e meraviglia, restate sempre semplici e fanciulli dentro. 👋❤️
Complimenti Martina , hai fatto una descrizione dettagliata e puntuale specialmente dei tuoi compagni, dalla quale traspare il tuo affetto per loro e la tua grande sensibilità. Brava! Mantieni sempre questa purezza e semplicità.
Ti auguro veramente tutto il bene del mondo nella tua carriera e spero che tutti i tuoi sogni si realizzino.
BUONA VITA!!!!