Sognatori che non si arrendono
Viviamo in un’epoca dove l’individualismo si è trasformato in arroganza.
La parola “competitività” non ha più nessun valore, perché si è condizionati dall’idea di raggiungere la vittoria escludendo tutto ciò che circonda il valore della competizione.
Tuttavia è importante anche saper perdere, saper apprendere dai propri errori e trarne dei benefici.
Ciò non significa che non ci si deve impegnare al massimo per avere successo o che non bisogna crederci fino all’ultimo, anzi bisogna sempre dare il meglio di se stessi.
Come dice l’autore Alessandro Baricco: “le sconfitte aiutano a vincere”.
Essere vinti può trasformarsi in un’opportunità, un’esperienza che aiuta a crescere e a migliorarsi.
Accettare la sconfitta significa “arricchirsi”, non solo culturalmente ma anche interiormente: d’amore, passione, coraggio, forza e voglia di riprovare per raggiungere il successo.
Una vicenda emblematica è quella del tennista indiano Nagal che durante la sua carriera si è trovato a dover affrontare un grande campione come Federer .
Era scontato che il giovane indiano avrebbe perso, ma le sue parole al pubblico sono state comunque un segno di forza e di grande personalità : “Non importa come andrà, voglio fare questa esperienza e non mi preoccupo di quello che diranno i commentatori, cercherò di godermi la folla, affrontando il più forte tennista dei tempi”.
Da questo episodio ho capito che bisogna godersi la vita, mettendosi in gioco comunque vada, per capire dov’è il limite e sognare di superarlo senza arrenderci.
E questo lo dobbiamo prima a noi stessi e poi agli altri.
Asia Paola Carollo