Santa Lucia
Immagine in evidenza di Francesco Milianta
Santa Lucia era una giovane Siracusana rimasta orfana di padre, nata tra il 280 e il 290 d.c da una ricca famiglia. Lucia si convertì al cristianesimo durante l’epoca del paganesimo romano, venne ingiustamente promessa in sposa ad un uomo, di cui lei non era innamorata. La madre di Lucia si ammalò gravemente e, nonostante le costose cure, non riuscì a guarire. Lucia e la madre Eutichia erano molto credenti e si recarono in pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata affinché, la Santa, potesse aiutare Eutichia a sconfiggere la malattia. Lucia venne rapita da una visione: Sant’Agata le apparve dicendole che lei stessa avrebbe aiutato la madre a guarire e le preannunciò che un giorno sarebbe diventata la patrona di Siracusa. Quando Lucia e la madre fecero ritorno dal pellegrinaggio, Eutichia guarì e Santa Lucia decise che avrebbe dedicato tutta la sua vita al Signore, così distribuì le ricchezze che possedeva ai poveri e ai bisognosi che incontrava.
L’uomo a cui Lucia era stata promessa in sposa Lucia, per vendicarsi del suo rifiuto, la denunciò alle autorità romane, che a quell’epoca, sotto il dominio di Diocleziano, perseguitavano i cristiani. Dopo la denuncia, cominciò la sua persecuzione: Lucia venne catturata e processata, nonostante ciò, davanti ai suoi accusatori sostenne, senza nessun ripensamento, di essere cristiana.
Lucia era una donna molto forte, la torturarono fino al cedimento, ma riuscì a sopravvivere anche alle fiamme. Venne decapitata il 13 dicembre dell’anno 304 e divenne la patrona della città di Siracusa.
A questa storia, che venne accertata tramite fonti cristiane, si affiancano anche varie leggende popolari tramandate poi nel corso dei secoli. La più conosciuta è quella che narra che a Santa Lucia vennero cavati gli occhi durante il suo martirio e perciò viene raffigurata con gli occhi sul piatto e lo sguardo al cielo. Per questo motivo, Santa Lucia viene venerata a Siracusa come la protettrice degli occhi. Secondo la tradizione, i resti del corpo di Lucia vennero seppelliti nello stesso luogo in cui la donna subì il martirio. In seguito le catacombe di Siracusa, dove le reliquie vengono riposte, presero il nome della Santa.
A dicembre Santa Lucia in occasione del suo onomastico viene principalmente omaggiata nei borghi della Sicilia. La festa più grande si celebra a Siracusa, i fedeli cominciano a pregare tredici giorni prima della festa patronale, durante una commemorazione chiamata “tredicina”. Cinque giorni prima rispetto alla commemorazione ufficiale, cominciano invece i veri e propri preparativi degli addobbi festivi.
Il 13 dicembre si dà il via alle celebrazioni: tutti i siracusani si riuniscono in città per commemorare la Santa. In tantissimi arrivano ogni anno a Siracusa in occasione della Festa di Santa Lucia, soprattutto i siracusani più devoti che ormai vivono lontano dalla propria città.
Durante la celebrazione, la statua che raffigura la Martire viene portata a spalla da 48 devoti, tradizionalmente chiamati “berretti verdi”, dalla Cattedrale fino a Piazza Duomo, passando dalla Porta Messina e arrivando successivamente al Porto Grande. In questo momento si assiste ad una delle scene più attese dell’intera commemorazione, quando i marinai suonano le sirene per omaggiare la Santa patrona. Santa Lucia percorre tutta la città per arrivare alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, dove verrà esposta sull’altare per la settimana successiva, per i fedeli.
In passato, la Festa di Santa Lucia era strettamente legata alla religione. Oggi invece la Festa in onore della patrona siracusana è diventata un mix di sacro e profano. Numerosi sono gli stand allestiti dove poter assaggiare prodotti tipici della festa, come gli uccioli e la cuccìa siracusana, un dolce a base di frumento, ricotta di pecora e miele. Non mancano sfilate di giovani in abiti ottocenteschi e sfarzosi. Santa Lucia non viene omaggiata solo a Siracusa ma anche in altre città ad esempio a Belpasso, in provincia di Catania. La particolarità della Festa di Santa Lucia di Belpasso sono i carri. In onore della Santa, ogni anno nella piazza principale di Belpasso viene organizzata un’esposizione di carri alti più di 15 metri e decorati a mano da giovani artigiani siciliani. Lo spettacolo simboleggia un’unione tra tradizione e modernità e tra devozione ed arte.
di Raffaella Salerno