onsen

Onsen: lo spazio del benessere

PILLOLE DAL GIAPPONE

Il Giappone, è risaputo, è un paese ad alta attività sismica e vulcanica. Tale attività ha dato origine a numerose fonti naturali d’acqua calda che, in giapponese, si chiamano onsen  (温泉 ) oppure yu (ゆ).

Trascorrere del tempo negli onsen è una delle attività più praticate dalla popolazione: vi si recano impiegati, funzionari d’azienda, studenti universitari e delle scuole superiori che, immergendosi nelle acque termali, possono rilassare il corpo e la mente, liberandosi dallo stress accumulato durante il lavoro o lo studio.

Come si legge sul sito “Giappone per tutti.it”, nell’articolo “Onsen: le terme giapponesi”, oggi, in tutto il territorio nipponico, sono presenti più di 2.000 onsen, ma l’abitudine di recarsi alle terme è molto antica in Giappone: risale infatti a circa 6000 anni fa, al periodo Jōmon (dal 10.000 a.C. al 300 d.C.). Sin da allora, “fare il bagno” è considerato un modo per purificare il corpo, la mente e il cuore e, secondo la tradizione popolare, per togliere 7 malattie e regalare 7 benefici. In effetti, all’interno delle acque termali si possono trovare diversi tipi di minerali, come, ad esempio, zolfo, ferro e sodio, che trasmettono al corpo effetti positivi sia fisici sia mentali.

Solitamente le aree termali sono caratterizzate dalla tipica architettura giapponese: infatti le vasche sono inserite in giardini zen con ponti che richiamano il famoso Ponte Shinkyo (しんきよ), Patrimonio dell’UNESCO, e i ristoranti, che, insieme alle caffetterie e alle sale da gioco, spesso si trovano all’interno delle strutture degli onsen, sono arredati con tavoli ざしき (zashiki), i classici tavoli bassi attorno ai quali ci si siede su cuscini posti per terra.

In tutti gli ambienti, inoltre, è possibile ascoltare in sottofondo la melodia dello しゃくはち(shakuhachi), il tipico flauto in bambù giapponese.

Gli Onsen sono luoghi aperti a tutti, compresi i bambini più piccoli, ma per entrare bisogna rispettare delle regole ben precise che talvolta contrastano con la nostra mentalità occidentale. Per esempio, per immergersi nelle vasche bisogna essere completamente nudi, perché tutto ciò che non sia pelle contamina la purezza dell’acqua termale. I costumi da bagno quindi sono banditi, ma, per coprirsi prima di entrare nella piscina, è possibile utilizzare un piccolo asciugamano che, durante il bagno, sarà poggiato a bordo della vasca o portato sulla testa in modo da coprire i capelli che, non essendo pelle, non possono entrare in contatto con l’acqua. Per venire incontro agli occidentali, pertanto, la maggior parte degli onsen oggi ha locali separati per gli uomini e per le donne.

All’ingresso delle terme, dunque, è obbligatorio togliersi le scarpe e in alcuni casi indossare lo ゆかた (yukata), un indumento simile al kimono. Quindi si passa in delle apposite aree, chiamate おふろ(ofuro) e arredate con piccoli lavabi forniti di sgabelli e bacinelle, dove bisogna lavarsi e risciacquarsi accuratamente con detergenti forniti dalla struttura. È considerata difatti una grave maleducazione entrare in acqua senza essersi lavati, perché il bagno non serve per detergersi, ma per rilassarsi. Inoltre, lavarsi prima di immergersi nelle vasche termali è utile per evitare un eccessivo sbalzo di temperatura che potrebbe nuocere al corpo: l’acqua termale, infatti, ha una temperatura di circa 42°.

Tra le regole che disciplinano l’attività degli onsen vi è anche il divieto di ingresso alle persone con i tatuaggi, perché nella cultura nipponica avere un tatuaggio significa far parte della yakuza, la mafia locale. Con l’aumento dei turisti, però, oggi vengono accettate anche le persone tatuate, a condizione che ricoprano il tatuaggio con un cerotto adesivo.

Nei moderni centri termali, oltre alle vasche di acqua calda, si possono trovare anche altri servizi: per esempio, la sauna che sprigiona sale benefico per il corpo, la vasca d’acqua a 15° in cui immergersi dopo la sauna, vasche con i fanghi oppure con succo d’uva o anche con acqua di vari colori, bianco latte, rosso, verde e persino nero. La diversa colorazione è ottenuta grazie alla presenza, in quantità variabile, di zolfo e ferro che creano spettacolari effetti cromatici.

Gli onsen sono davvero il luogo ideale per rilassarsi, purificando il corpo e la mente e regalandosi un momento di completo benessere.

さようなら (Sayounara).

 

di Alessio Bruno アレッシオ ブルノ

One thought on “Onsen: lo spazio del benessere

Lascia un commento