volontariato

OGNUNO PUO’ FARE LA SUA PARTE

ALMANACCO

Fin da bambini i nostri genitori ci hanno insegnato che non bisogna mai lasciare da sola una persona in difficoltà, pensando solo a noi stessi, ma che è giusto aiutare chi ha bisogno anche quando non c’è una richiesta esplicita.

Per ricordarci quanto sia importante dare il nostro contributo per sostenere chi ne ha necessità, il 17 dicembre 1985 le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare il 5 dicembre alla Giornata Mondiale del Volontariato.

Oggi in Italia sono oltre sei milioni le persone che dedicano il loro tempo e le loro capacità agli altri: di queste, quattro milioni fanno parte di organizzazioni e/o associazioni specializzate.

Tutti sanno che i volontari fanno del bene alla comunità, ma pochi si rendono conto che impegnarsi nel volontariato fa bene innanzitutto a sé stessi: fa aumentare la fiducia nelle proprie capacità; permette di acquisire e potenziare varie competenze; fa uscire dalla routine quotidiana; rende più felici e persino più sani, come ha dimostrato una ricerca presentata nell’International Journal of Person Centered Medicine (“Fare volontariato: 13 buoni motivi”, in www.croceviola.org)

Chi si dedica al volontariato, infatti, scopre un mondo sconosciuto ai più, incontra gente nuova, conosce storie nuove e situazioni diverse che rendono chiaro quanto sia importante aiutare chi ha bisogno: le vittime di una calamità naturale o di una guerra, i malati, le persone sole e anziane, i bambini rimasti senza nessuno, gli stranieri, i poveri vecchi e nuovi. Un giorno potremmo essere noi in difficoltà e questo pensiero non può che spingerci a collaborare con i tanti uomini e donne che già operano per rendere migliore la vita delle persone che li circondano.

In fondo non è neanche necessario far parte di un’associazione di volontariato: se si è troppo giovani, si possono compiere piccoli gesti. Per esempio, si può aiutare il vicino di casa anziano o malato in modo da fargli sentire che non è solo, ma circondato da una rete di solidarietà.

Se si chiede a un volontario perché impiega il proprio tempo libero per gli altri invece di usarlo per riposarsi o per dedicarsi ai propri interessi, risponderà che essere membri di un’organizzazione di volontariato fa sentire parte di una famiglia che, sulla base di principi come l’uguaglianza, la condivisione, l’ascolto, mette a disposizione degli altri le proprie attitudini e questo fa sentire utili e, sul piano dei sentimenti, restituisce molto di più di quanto si dà. Insomma l’attività di volontariato dona al nostro tempo libero un valore maggiore rispetto a quello che avrebbe se restassimo fermi, limitandoci a guardare ciò che non va bene nel nostro mondo.

di Riccardo Di Salvo

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