Mustafà

Obiettivo futuro

RIFLESSIONI

Una foto può colpire, scuotere, cambiare la vita delle persone e il loro futuro.

Oggi parliamo di una storia vera,  scoperta da poco proprio grazie ad una fotografia: è la storia del piccolo Mustafà, un innocente bambino di 5 anni nato in Siria, e della sua famiglia. Il padre del bambino si chiama Munzer El Nazzal: perse una gamba nel 2006, mentre si trovava nel mercato di Idlib, quando una bomba contenente gas tossici fu sganciata da un aereo del regime di Damasco ed esplose poco lontano. La moglie Zeinab, durante la gravidanza, inalò dei gas tossici e dovette assumere dei farmaci che causarono al nascituro Mustafà una terribile patologia, ovvero la mancanza dei quattro arti. Ma se pensate che in questa sfortunata famiglia prevalgano la tristezza e lo scoraggiamento, date un’occhiata alla foto scattata dal fotografo turco Mehemet Aslan, che con essa ha vinto lo scorso ottobre un importante concorso e ha fatto conoscere il caso a tutto il mondo: papà Munzer, appoggiandosi alla sua stampella, alza sorridente verso il cielo il piccolo, sorridente Mustafà. La tenerezza di questa immagine ha scosso le coscienze del mondo e ha messo in moto la solidarietà. Così, la famiglia è stata invitata in Italia, dove padre e figlio saranno oggetto delle cure del Centro Protesico di Budrio, vicino Bologna.  Abbracciamo idealmente questo bimbo, augurandogli di poter guardare al futuro con lo stesso sorriso di oggi.

Angela Maria Lo Monaco

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