Misilmeri
Misilmeri è un paese di 28.589 abitanti (dati ISTAT aggiornati al 31-12-2020) situato nella provincia di Palermo. Sorge nella media valle del fiume Eleuterio, alle falde della “Montagna grande”, a est delle alture di Gibilrossa da dove, nel 1860, il generale Garibaldi, assieme a Giuseppe La Masa e Nino Bixio, dopo aver arruolato circa 4000 volontari, partì alla conquista di Palermo. Oggi Gibilrossa è una meta turistica estiva molto amata per via del suo clima gradevole e fresco.
Secondo alcune fonti storiche, le origini di Misilmeri risalgono all’epoca dell’emiro Giafar II (998- 1019) che fece costruire un grande castello dalle cui torri si ammirava uno splendido panorama: dalla vallata del fiume Eleuterio sino al mar Tirreno. In seguito, alle pendici del castello, detto appunto “dell’Emiro”, si formò un villaggio: da qui il nome Misilmeri che deriva dall’arabo “Menzel-el-Emir” e che significa appunto “villaggio dell’Emiro”.
Le varie dominazioni che hanno interessato la Sicilia hanno lasciato le loro tracce anche a Misilmeri, arricchendo il paese di numerosi monumenti. Tra i più importanti ricordiamo la chiesa più antica sita a piazza Comitato, nel cuore del centro abitato, costruita dal barone Vincenzo del Bosco nella seconda metà del ‘500 e dedicata a San Giovanni Battista: al suo interno vi sono diverse opere come la pregiata pala d’altare raffigurante l’Immacolata, un dipinto su ardesia con la Via Crucis, l’urna d’argento delle reliquie di S. Giusto (patrono del paese), statue in legno risalenti all’Ottocento e infine, nei sotterranei, le catacombe dei duchi di Misilmeri da cui parte un passaggio che portava fino al castello e che oggi è stato murato per questioni di sicurezza.
Ma nel paese vi sono tanti altri luoghi che vale la pena visitare: la chiesa del Cuore Immacolato (detta Chiesa Nuova), la chiesa di S. Francesco, la chiesa di S. Rosalia o San Paolino, il ponte di Risalàimi e il promontorio di Pizzo Cannita dove sono stati rinvenuti due sarcofagi di epoca punica.
Di particolare interesse per la storia della vita quotidiana del centro sono i lavatoi risalenti al 1893 ed edificati per volere dell’ingegnere Giuseppe Raccuglia e del sindaco Angelo Scozzari. Costruiti in pietra di Billiemi, sono alimentati dalla sorgente sita in piazza Comitato. Con la diffusione delle moderne lavatrici non furono più utilizzati, divennero wc pubblici e infine furono abbandonati e di essi rimase ben poco. Oggi però è possibile ammirare una loro riproduzione creata nel 1999.
Invece non è rimasto nulla, purtroppo, dell’Orto Botanico, all’epoca il più grande d’Europa, creato nel 1692 dal Duca Giuseppe del Bosco con l’aiuto dell’illustre botanico Francesco Cupani. L’orto di Misilmeri era famoso per la rarità e la varietà delle sue piante che provenivano da tutta l’Europa. Nel 1795, fondato l’ Orto Botanico di Palermo, più di 2000 piante di quello di Misilmeri vi furono trasferite.
Infine il paese di Misilmeri offre varie occasioni di festa: il 19 Marzo si festeggia S. Giuseppe con la tradizionale “vampa”, il pane benedetto cucinato con il finocchietto, le sfince ripiene di ricotta e le zeppole; la Settimana Santa, che culmina con la domenica di Pasqua, è scandita da diversi riti religiosi come lo “n’contru”; nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, le vie del paese vengono adornate con i “toselli”, baldacchini con struttura di legno rivestita di stoffe, drappi e ricami, realizzati da numerose famiglie; nel mese di agosto si ricorda san Giusto, il patrono del paese, con una solenne processione e con spettacoli pirotecnici; infine ad ottobre, per la festa di S. Francesco, il corso principale viene ricoperto dalle cosiddette “Infiorate”.
Una visita a Misilmeri non può non concludersi con la degustazione dei gustosi piatti tipici, caponata di pesce spada e melanzane, pasta con sarde e finocchi, pasta con il broccolo in tegame, bianco mangiare e cuddureddi (frittelle con zucchero e cannella), e dei prodotti locali come i loti (chiamati anche kaki), l’olio extravergine d’ oliva e la zucchina “friscaredda” .
Invito tutti a visitare Misilmeri, un paese ospitale che riserva sempre sorprese inaspettate.
Alessio Bruno