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Migranti: ancora stragi

ATTUALITA'

L’immigrazione è un fenomeno che dura ormai da secoli, tuttavia, oggi sta mietendo migliaia di vittime.

In passato l’immigrazione conduceva gli europei in particolare modo verso le Americhe, terre dal  grande sviluppo economico. Il fenomeno oggi, invece, riguarda paesi in via di sviluppo costretti a scappare da guerre o da paesi con governi dittatoriali.

L’Europa appare oggi più bisognosa che mai di modelli di convivenza multiculturale. Quest’attrattiva è resa più forte dalla miseria in cui versano le popolazioni di molti paesi dell’Africa e dell’Asia in  generale.

Molto spesso gli immigrati non trovano, nel paese in cui arrivano, un’accoglienza adeguata, in quanto i loro rapporti con le popolazioni europee sono conflittuali e con  atteggiamenti razzisti.

27 febbraio 2023: un barcone partito dalla Turchia con circa dai 180 / 250 migranti a bordo provenienti da Iran, Pakistan e Afghanistan, non ha retto il mare agitato e si è spezzato in due a cento metri dalla riva, davanti alla località Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Dei 62 corpi senza vita che sono stati recuperati, 14 erano bambini. Ma il bilancio della peggiore strage del mare, dall’inizio dell’anno, è destinato ad aumentare. Al momento i soccorsi hanno recuperato 80 superstiti, ma si pensa che i morti siano oltre un centinaio.

Negli ultimi soli 10 anni, sono stati registrati più di 26mila migranti morti nel Mediterraneo e solo nel 2023 sono già oltre 200 i migranti morti nel tentativo di iniziare una nuova vita in Europa.

Bisogna trovare al più presto delle soluzioni a questo triste fenomeno per evitare che ci siano altre vittime.

di Francesca Fazzone

 

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