MENO PLASTICA NEL PACKAGING
Il modello tradizionale della produzione e del consumo dei beni è quello dell’economia lineare, cioè il ciclo produttivo che richiede nuove materie prime e comporta la formazione di nuovi rifiuti. Oltre al modello tradizionale si è sviluppato, più recentemente, il modello dell’economia circolare (moderno sistema) che consiste nel riciclaggio di materiali e confezioni secondo un modello chiamato delle 4R: riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero
L’Unione Europea ha adottato un piano d’azione per affrettare il passaggio dell’Europa a un’economia circolare. Ci sono 54 azioni già attuate su cinque settori essenziali:
- Materie plastiche;
- Rifiuti alimentari;
- Materie prime essenziali;
- Costruzione e demolizione:
- Biomassa e materiali biologici.
Accanto a questo piano, si suggerisce di promuovere una crescita economica sostenibile, stimolare la competitività a livello mondiale e creare nuovi posti di lavoro.
Lo sviluppo di un’economia circolare punta molto sulla sostenibilità degli imballaggi che accompagnano i prodotti (confezionamento, trasporto, immagazzinamento) nella fase del consumo. Uno spiccato interesse è rivolto alla plastica, il cui uso può dare seri problemi ambientali nel caso di un suo abbandono sconsiderato.
Nel maggio 2019, l’Unione Europea ha emanato una direttiva che impone elevati obiettivi di raccolta differenziata e il divieto, dal 2021, di alcuni prodotti monouso di plastica (piatti e posate, cannucce per bevande, scatole di polistirolo per alimenti ecc.). In Italia, la percentuale dei rifiuti riciclati (nel 2017 45% rifiuti urbani domestici e 65% rifiuti speciali) è una delle prime al mondo.
Tra gli esempi virtuosi, delle imprese aziendali, abbiamo il gruppo Ferrero. Uno dei suoi obiettivi di responsabilità sociale d’impresa è quello di ridurre gli imballaggi di plastica e migliorare il riciclo degli stessi. Si utilizza, in questa azienda, la strategia 5R (riciclo, rimozione, riduzione, riutilizzo e rinnovazione) che è stata ulteriormente modificata dalla nuova normativa europea. Gli obiettivi necessari su questo ambito sono:
- Sostituire imballaggi multi-plastica con altri mono-plastica;
- Eliminare l’overpacking;
- Alleggerire e migliorare gli imballaggi;
- Aumentare l’uso di materiali derivanti da fonti rinnovabili;
- Adottare soluzione a quelli che possono essere riutilizzabili.
In conclusione, il Gruppo Ferrero dovrebbe eliminare 6500 tonnellate di plastica in 5 anni.
Janushiya Singarajah