L’estetica nelle civiltà antiche
Nell’antico Egitto la bellezza e la vita del corpo avevano un ruolo fondamentale, una valenza non solo curativa ma anche religiosa.
L’Egitto era il più grande produttore di unguenti e pomate, le sostanze più raffinate provenivano dal Delta del Nilo ed erano contenuti in vasetti realizzati in alabastro (ceramica o vetro decorati con pezzi di pietre che formavano disegni geometrici).
Il culto dell’igiene: per gli egizi il corpo era un luogo sacro “la casa dell’anima immortale” tanto che credevano nel proseguo della vita nell’aldilà. La pulizia del corpo era collegata alla purezza dello spirito, c’erano anche persone incaricate alla pulizie del faraone .
Profumi ed essenze aromatiche: Negli scritti di Erodoto si legge che gli egizi preferivano essere puliti piuttosto che belli.
Nella produzione dei profumi venivano usate piante provenienti dalle oasi, dal Fayaum , dal Sudan o dalla Somalia.
Dai fenici gli egizi acquistavano l’essenza di Terebinto, dalla profumazione pregiata e ammaliante.
Trucco e make-up: i colori utilizzati per il trucco erano due il verde ricavato dalla malochite e il nero estratto dalla galena.
Il bistro, il moderno Kajal, era composto da polvere di galena e veniva mescolato con grassi, resine e linfa di sicomoro, utilizzato per tracciare una linea nera sulla palpebra donando agli occhi uno sguardo magnetico e sensuale.
Grazie alla proprietà antibatterica del sicomoro poteva essere utilizzato nelle donne e nei bambini.
Creme e unguenti: per mantenere una pelle sempre morbida e idratata si usava stendere una miscela di creme a base di natron, alabastro, miele e sale marino, mentre per colorare il corpo, come labbra e unghie, veniva utilizzata l’ocra rossa diluita con grasso e resine, così da mantenere l’epidermide nutrita e luminosa.
Uno degli ingredienti più utilizzati era l’argilla che veniva usata come maschera per purificare viso, corpo e capelli; per il suo effetto chelante favoriva l’eliminazione delle impurità.
La cura estetica e del corpo si ampliarono presso: Sumeri, Ittiti, Assiri e Babilonesi.
di Sofia Di Caro