art. fed.

Leggere permette alla mente di viaggiare

CULTURA-MUSICA-SPETTACOLO

Vela Bianca è un libro pubblicato negli anni 2000, scritto  da Sergio Bambarèn, scrittore australiano, nato in Perù e vissuto per molti anni negli Stati Uniti.

TRAMA

Perdere tutto e ritrovare se stessi a contatto con la natura dei mari del Sud, è questa la scommessa di Michael e Gail. Sposati da otto anni e intrappolati in un’esistenza banale, lottano contro un naufragio individuale e il fallimento del loro rapporto. Un giorno si decidono al grande passo: lasciarsi tutto alle spalle impegnando non solo i risparmi di una vita, ma anche i loro giorni, su una barca. VELA BIANCA è il nome della barca che li porterà verso terre non segnate sulle mappe nautiche, nell’incanto dell’emisfero australe dove l’azzurro del cielo si stempera nelle mille sfumature blu dell’oceano. A bordo della casa galleggiante porteranno una piccola scatola, donata loro da un vecchio libraio di Auckland, con la promessa di aprirla solo in mare aperto. Con il passare dei giorni, i due si accorgeranno del tesoro che hanno tra le mani: il paradiso è dentro noi stessi, ma non sempre si ha il tempo e la voglia di ascoltarsi. Un viaggio dell’anima che parte dalla “terra della lunga nuvola”, la Nuova Zelanda, e arriva  dritto al cuore di ogni lettore. Se è l’atteggiamento mentale quello che conta, è possibile diventare uomini e donne nuovi a ogni età, a patto di restare i padroni dei propri sogni e folli al punto da inseguirli. L’autore mostra di essere un interprete, fuoriclasse, dei sentimenti.

PARERE PERSONALE

Ho amato particolarmente questo libro, ho adorato il modo in cui l’autore ha descritto il tutto, penso che la trama sia molto coinvolgente e che sia in grado di trasmettere al lettore tutte le emozioni provate dai protagonisti. Penso che il libro lasci al lettore un messaggio meraviglioso: ”non arrendersi mai dinanzi alle difficoltà”.

CITAZIONI

Perché dovremmo essere mossi                                               

da  una tale disperata ansia di successo                             

E in tali disperati cimenti?                                                       

Se un uomo non tiene il passo                                                     

forse è perché ode un tamburino diverso.  

 

Andai nei boschi

perché desideravo vivere consapevolmente,

affrontare soltanto i fatti essenziali della vita,

e vedere se mi riusciva d’imparare

quello che essa aveva da insegnarmi,

e non, quando venissi a morire,

accorgermi che non avevo vissuto

 

Sii ciò che desideri essere

mostrati come desideri apparire.

Agisci come scegli di agire.

Pensa come vuoi pensare.

Federica Marchese

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