money

Investire responsabilmente

ECONOMIA

Nel mondo in cui viviamo, oggi, inquinato per lo smog, rifiuti tossici e non, distruzione di habitat naturali, inquinamento industriale, inquinamento atmosferico, delle acque, del suolo etc; L’ONU e l’UE, che sono organizzazioni internazionali, hanno istituito dei protocolli per far sì che, gli investitori, prestino maggiore attenzione alle attività cui andranno i finanziamenti delle imprese.

Quindi le banche, le imprese finanziarie e assicurative, i risparmiatori, finanziatori ecc. non hanno più come unico scopo principale il profitto, ma anche la sostenibilità, basata sui criteri ESG (Environmental Social Governance). Tali criteri, nati nel 2005, da pochi anni sono diventati indispensabili e seguiti da tantissime imprese sostenibili: la E sta per tematiche ambientali, alla S sono collegati i criteri che riguardano l’impatto sociale e del territorio, e la G  tratta tutti gli argomenti riguardanti la gestione aziendale, quindi la retribuzione dei dirigenti, il rispetto delle minoranze ecc. Questi criteri nascono da tre importanti temi quali: La consapevolezza dei limiti riguardanti l’ambiente, il concetto di gestione delle risorse, ed il principio di sostenibilità. Le imprese che seguono questi criteri, oltre ad avere un impatto positivo sul presente vogliono anche aiutare a creare un futuro come quello che descrivono gli stakeholders.

Questi criteri sono importanti perchè permettono ad un’azienda, di tenere d’occhio le proprie performance ambientali, sociali e di governance.

Le Nazioni Unite, per promuovere i criteri ESG, quindi aiutare nella diffusione dell’investimento sostenibile e responsabile, nel 2006 hanno lanciato i “Principi per Investimenti Responsabili” o meglio conosciuti come PRI (Principles for Responsible Investments). Questi principi sono sei:

  • incorporare parametri ambientali, sociali e di governance (ESG) nell’analisi finanziaria e nei processi di decisione riguardanti gli investimenti;
  • essere azionisti attivi e incorporare parametri ESG nelle politiche e pratiche di azionariato;
  • esigere la rendicontazione su parametri ESG da parte delle aziende oggetto di investimento;
  • promuovere l’accettazione e implementazione dei Principi nell’industria finanziaria;
  • collaborare per migliorare l’applicazione dei Principi;
  • rendicontare periodicamente sulle attività e progressi compiuti nell’applicazione dei PRI.

Negli ultimi anni sono “nati” diversi strumenti finanziari, per citarne alcuni:

I Green Bonds, o obbligazioni verdi, che servono, appunto, per finanziare progetti che hanno come scopo, la sostenibilità ambientale (trattamento dell’acqua e di rifiuti, prevenzione dell’inquinamento, produzione di energia da fonti pulite…). La Commisione Europea, ha emanato un pacchetto di misure chiamato “Energia pulita per tutti gli europei”, dove, i Green Bolds, sarebbero stati degli elementi essenziali per gli obiettivi riguardo clima ed energia da raggiungere entro il 2030. Dal 2021 in poi, sarebbero stati necessari circa 177 miliardi di euro all’anno per il raggiungimento di tali obiettivi.

I Social Bonds, con le risorse finanziarie che raccolgono, finanziano o rifinanziano progetti sociali come: infrastrutture di base, accesso ai servizi essenziali, sicurezza e igiene alimentare, abitazioni economiche accesibili…

Possiamo prendere come esempio la Borsa Italiana, che è una società privata, nata nel 1998, che gestisce i mercati finanziari italiani, attraverso un sistema di negoziazione elettronico, ed ha come scopo la continua crescita del mercato. Durante il suo funzionamento, ha fatto parte della Sustainable Stock Exchanges Initiative, sostenuta dalle Nazioni Unite, con il proposito di avere un’economia che non gravi sull’ambiente e fa parte anche di tante altre organizzazioni sostenibili come ICMA, International Capital Markets Association,ed è promotrice dei Green Bonds Principles, dei social Bonds Principles e delle Sustainability Bonds Guidelines.

Quindi, le sue missioni sono:

  • sensibilizzare i destinatari a dare ai mercati un’informativa completa della politica dei criteri ESG;
  • mettere a disposizione del mercato, strumenti che aiutino ad analizzare meglio, quello che è il mondo della finanza sostenibile, attraverso settori dedicati a strumenti ESG, e con una parte dedicata ai Green e Social Bonds nella negoziazione dei mercati MOT ed ExtraMot.

I mercati MOT ed ExtraMot, sono degli strumenti che supportano esigenze e strategie d’investimento, dove, la negoziazione avviene tramite asta, e alla fine della giornata, in negoziazione continua.

In concomitanza con il World Economic Forum, del 1999, Kofi Annan, che allora era il Segretario delle Nazioni Unite, aveva lanciato un’iniziativa volontaria, chiamata Global Compact, cui l’obiettivo era promuovere in tutto il mondo la responsabilità sociale d’impresa. Essa, unisce governi, imprese, agenzie delle Nazioni Unite per guidarle verso un’economia sostenibile ed inclusiva, con la condivisione dei valori dell’iniziativa.

I dieci principi del Global Compact sono:

  • DIRITTI UMANI, 1. Alle imprese è richiesto di promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell’ambito delle rispettive sfere di influenza; e di 2. assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani.
  • LAVORO, 3. Alle imprese è richiesto di sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva. 4. l’eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio. 5. l’effettiva eliminazione del lavoro minorile. 6. l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione.
  • AMBIENTE, 7. Alle imprese è richiesto di sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali 8. intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale e di 9. incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l’ambiente.
  • LOTTA ALLA CORRUZIONE, 10. Le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l’estorsione e le tangenti.

Miriam Luisa Ben Cheikh

Lascia un commento