Inclusione sociale
Quanto spesso vi è capitato di vedere qualcuno escluso o discriminato da un gruppo di persone solo perché possiede caratteristiche fisiche, comportamentali o caratteriali diverse?
Per quanto per molti questo possa sembrare assurdo, si tratta purtroppo di un fenomeno molto comune, più diffuso di quanto si possa pensare.
Situazioni del genere possono essere riscontrate in moltissimi contesti: a scuola, a lavoro, per strada o in un qualsiasi contesto in cui vi è un gruppo di persone, simili tra loro, in cui si trovi una persona che mostra comportamenti differenti dal resto del gruppo.
Sono molti coloro che ogni giorno si ritrovano ad affrontare questo problema; molti lo combattono, ma altrettanti tacciono e si piegano a queste discriminazioni.
Spesso capita di sentire racconti di persone che, per anni, cercano lavoro senza risultati, che vengono discriminati, per questioni economiche, etniche o di salute.
Mettendoci, un momento, nei panni di coloro che discriminano, potremmo cercare di capire quali sono effettivamente le ragioni alla base di queste azioni. Magari si tratta di mancanza di sicurezza o della paura di scoprire che la persona discriminata potrebbe rivelarsi migliore; o forse, semplicemente, potrebbe trattarsi della paura di confrontarsi con qualcuno di diverso.
Io sono dell’idea però, che questo timore scomparirebbe con la consapevolezza che, al di là delle superficiali differenze, vi è una persona e non una minaccia, e che una conoscenza più approfondita potrebbe solo arricchire, perché “diverso” non è sinonimo di “sbagliato”.
Negli anni sono state avviate molte iniziative a favore dell’inclusione sociale, come ad esempio “amicittà” e molte manifestazioni si sono svolte nelle piazze per cercare di tutelare le categorie di persone che sono più soggette all’esclusione dalla comunità.
Queste persone spesso finiscono per soffrire di varie problematiche psicologiche, a causa della convinzione di essere loro quelli sbagliati, quando in realtà non è così.
Riflettendoci però, basterebbe pochi gesti come una parola o una mano tesa verso il prossimo, per far crescere nel mondo il senso di appartenenza ad una grande comunità.
Valentina Sanfilippo