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IL TRUCCO: IERI E OGGI

ATTUALITA'

La storia del trucco inizia dai tempi degli Egizi, per i quali il make-up aveva innanzitutto una funzione religiosa. Il loro desiderio per la bellezza non era fine a se stesso: si credeva che la bellezza fosse gradita agli dei e che il trucco potesse proteggere dal male.

In effetti, esiste fin dall’antichità ed è sempre stato considerato un tratto distintivo dell’intera società femminile.

Nerofumo, fuliggine e polvere minerale sono tra i primi ingredienti utilizzati.

Tuttavia, nell’era egiziana, la cura personale iniziò a evolversi in una vera cultura. La regina Cleopatra è considerata una delle prime icone di bellezza in assoluto, truccava gli occhi scurendoli con del kohl ottenuto da resine bruciate oppure colorandoli con polvere di malachite, una pietra dal colore verde-turchese.

Un’altra icona che ha portato un maggior apprezzamento dell’arte cosmetica, è la Regina Elisabetta  I Tudor nel XVI sec.

La regina, infatti, iniziò il trend del look pallidissimo, dalla pelle di porcellana che rimase popolare sino al 1800. Per schiarire la pelle veniva utilizzata la biacca, ovvero il carbonato di piombo che, se utilizzato per lungo tempo, era tossico e apportava significativi problemi come cicatrici e, in rari casi, anche la morte. Elisabetta I era anche solita radere l’attaccatura dei capelli in quanto, avere la fronte alta sembrava essere una caratteristica d’eleganza aristocratica.

Uno dei cosmetici preferiti di Maria Antonietta, regina di Francia dal 1774 al 1791, era il rouge, una miscela di cera e carminio (derivato dalle cocciniglie), applicato sulle labbra e sulle guance, che le conferiva un colore “bianco e rosso”.

Il make-up dal ‘900 a oggi ha subito notevoli cambiamenti, ogni decennio circa ha avuto la sua particolarità.

Nel primo decennio il trucco era un tabù, esso era infatti per le donne molto disinvolte o con una reputazione a volte equivoca . La pelle doveva essere bianca e liscia, simbolo di un’elevata classe sociale, poiché le donne con la pelle più scura lavoravano nei campi e all’aria aperta.

Dal 1910, grazie alle rivoluzione nel mondo della moda e nel make-up, nacquero nuovi saloni di bellezza e case cosmetiche come l’Orèal.

Successivamente negli anni  Venti, è il cinema muto che, con le sue esigenze cinematografiche, influenza il make-up. Le donne copiavano il trucco delle attrici che non potendo farsi sentire esprimevano le emozioni attraverso il viso e le sue espressioni, così truccavano gli occhi con colori scuri e sfumature verso il basso, le sopracciglia sottilissime e anch’esse verso il basso, la pelle schiarita come quelle delle bambole di porcellana e le labbra a forma di cuoricino, con rossetti scuri come viola e bordeaux.

Con l’avvicinarsi della Seconda Guerra Mondiale, il trucco è cambiato: nonostante gli anni della guerra, le sopracciglia non sono più rivolte verso il basso ma appaiono più naturali e folte. Il motivo per cui furono utilizzate le ciglia finte era nato dalla necessità di contrastare l’ombretto molto chiaro,  per migliorare gli occhi. Per le labbra  furono utilizzate tonalità chiare come il rosa e il pesca, intorno alla parte superiore delle labbra.

Negli anni Cinquanta il trucco si colora di mille tonalità, le sopracciglia diventano ad “ali di gabbiano”, le labbra rosse o rosa e gli occhi venivano contornati da una linea di eyeliner sottile con la codina all’insù, insomma un make-up sensuale e sofisticato.

Gli anni Sessanta rappresentano un compromesso tra lo stile anni ’50 e quello anni ’70. L’attenzione ricadeva sugli occhi, i quali erano truccati tantissimo per farli risaltare e sembrare più grandi. Per far ciò si utilizzavano ciglia finte e matita bianca nella lima inferiore dell’occhio. In questi anni le sopracciglia si assottigliano di nuovo o spariscono totalmente.

Negli anni Ottanta il make up diventa coloratissimo, le sopracciglia di nuovo doppie folte e talvolta più scure dei capelli. Il blush scolpiva gli zigomi e li metteva in risalto.  Nasce in questi anni lo smokey eyes, ispirato agli anni ’30 che crea intorno agli occhi un trucco sfumato che rende lo sguardo più profondo e seducente.

Infine gli anni Novanta si ritorna ad un maquillage più sobrio, meno colorato e più trasparente. Le ciglia invece si rinfoltiscono diventano protagoniste del viso.

Ad oggi però possiamo affermare che oramai il trucco non viene usato solo come abbellimento per il nostro viso e per coprire imperfezioni,  ma è visto come una vera e propria arte, che non ha genere. Infatti in quest’ultimo secolo sono emersi i beautyguru che non sono altro che truccatori/influencer che attraverso piattaforme social trasmettono la loro passione per il make-up.

Mashia Cirrincione

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