Il PNRR, cioè il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è un documento che il Governo  italiano ha predisposto per poter accedere agli aiuti europei per le famiglie in difficoltà e per le imprese. Alla fine di aprile  2021 l’Italia ha presentato alla Commissione Europea il PNRR, che è stato accettato verso la metà del mese di luglio dello stesso anno.

È un piano di riforme suddiviso in sei ambiti principali, per i quali sono previsti aiuti economici spendibili in cinque anni:  Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, che prevede innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione e competitività nel sistema produttivo e nel settore turistico; Rivoluzione verde e transizione ecologica, con una particolare attenzione all’agricoltura sostenibile, all’economia circolare, all’energia rinnovabile, all’efficienza energetica, anche attraverso la riqualificazione degli edifici, alla tutela del territorio e delle risorse idriche; Infrastrutture per una mobilità sostenibile, ambito che prevede investimenti sulla rete ferroviaria e sulla logistica; Istruzione e ricerca, che prevede il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle università, dalla ricerca all’impresa; Inclusione e coesione, che sosterrà le politiche per il lavoro, le infrastrutture sociali, le famiglie, le comunità e il terzo settore; Salute, che prevede la creazione di reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza,  ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.

Come è facile comprendere sono tutti obiettivi molto importanti. In particolare, io spero che venga approvato e finanziato al più presto anche il progetto per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, perché sarebbe una grande opportunità non solo per il turismo, ma anche per i molti italiani che ogni giorno dalla Calabria o dalla Sicilia viaggiano per andare al lavoro o per altro.

di Joseph Pio Parlapiano