europa

Il futuro dell’Europa passa dalle scuole

ATTUALITA'

Lo scorso 9 maggio si è celebrata la Festa dell’Europa; ogni anno, infatti, in questa data si rievoca la Dichiarazione Schuman, avvenuta proprio il 9 maggio del 1950, con la quale si presentava il piano di cooperazione economica, che segna l’inizio del processo d’integrazione europea.

Quel giorno a Parigi la stampa era stata convocata per le sei del pomeriggio al Quai d’Orsay, sede del Ministero degli Esteri, per una comunicazione della massima importanza. Le prime righe della dichiarazione del 9 maggio 1950 redatta da Robert Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri, in collaborazione con il suo amico e consigliere, Jean Monnet, danno un’idea dei propositi ambiziosi della stessa.

“La pace mondiale non potrebbe essere salvaguardata senza iniziative creative all’altezza dei pericoli che ci minacciano”. “Mettendo in comune talune produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, saranno realizzate le prime fondamenta concrete di una federazione europea indispensabile alla salvaguardia della pace”.

Nasceva così l’idea di una istituzione europea sovranazionale cui affidare la gestione delle materie prime che all’epoca erano il presupposto di qualsiasi potenza militare, il carbone e l’acciaio. Da allora sono stati compiuti molti passi ulteriori.

Ogni anno sono molte le iniziative organizzate dalle istituzioni italiane ed europee: sono state spesso allestite mostre fotografiche, incontri con studenti, concorsi, eventi per cittadini di tutte le età. Anche quest’anno ci sono state numerose manifestazioni in diverse città europee, come Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo.

Particolarmente interessante ci sembra la manifestazione organizzata quest’anno dal Ministro dell’Istruzione italiano, chiamata  Hackathon Futura YEAH!, che si è svolta a Roma dal 6 al 9 maggio.

La manifestazione ha visto lavorare con entusiasmo sei squadre composte da un rappresentante di ognuna delle sei scuole partecipanti, al fine di realizzare una campagna di comunicazione finalizzata a promuovere la loro idea di scuola.

Nei tre giorni di progettualità, le sei squadre hanno definito le caratteristiche della loro scuola futura “ideale”, dimostrando grande sensibilità e piena consapevolezza anche delle tematiche legate all’attualità. Le proposte sono state varie e tutte interessanti, dall’inserimento a pieno titolo nel Piano Formativo di materie legate all’educazione finanziaria, all’economia domestica, alla istituzione dello sportello di ascolto psicologico rivolto ad alunni, genitori e docenti, ed altro ancora. Sono tante le riflessioni emerse e le soluzioni proposte.

Le proposte sono state poi sintetizzate attraverso sei prodotti di comunicazione realizzati dagli stessi protagonisti dell’Hackathon: carousel grafici, video social e spot promozionali.

Un’esperienza a trecentosessanta gradi,  che ha coinvolto studentesse e studenti dell’IIS “Pascal” di Reggio Emilia, dell’IIS “Da Vinci” di Firenze, dell’ITI “Ferraris” di Napoli, dell’ITAS “Briganti” di Matera, dell’IPSEOA “Tor Carbone” di Roma e dell’IIS “Einaudi” di Roma. I 36 ragazzi hanno dimostrato grande entusiasmo, integrandosi rapidamente con i coetanei, mettendo a sistema le conoscenze legate ai diversi indirizzi di studi frequentati e impegnandosi per comunicare efficacemente la propria idea di scuola futura.

Andrea Spalanca

Lascia un commento