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IL 24 GENNAIO RICORRE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’ISTRUZIONE

ALMANACCO, COVID-19

La giornata internazionale dell’istruzione è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2018, quindi il 24 gennaio 2022 è il quarto anno in cui viene celebrata .

Questa ricorrenza è nata con  lo scopo di  sensibilizzare su uno degli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare quello che riguarda l’istruzione.

L’ Agenda 2030 pone l’istruzione come quarto obiettivo.

Si  afferma che negli ultimi anni è stato raggiunto un livello di alfabetizzazione molto più elevato, specialmente per quanto riguarda l’accesso all’istruzione per donne e bambine.

Oggi ci sono ancora più di 262 milioni di bambini che non hanno accesso all’istruzione e circa 600 milioni di bambini e ragazzi non raggiungono il livello minimo che consente di saper leggere, scrivere ed eseguire i calcoli matematici base.

Il fine dell’Agenda 2030 è  quello di creare uguaglianza fra i paesi ricchi e i paesi poveri e il modo più efficace di raggiungere questo traguardo è proprio l’educazione e l’istruzione.

L’istruzione è un elemento fondamentale affinché si raggiunga uno stile di vita sostenibile, quindi è giusto tutelare e celebrare quest’ultima, in modo tale da ottenere libero accesso a un’istruzione di qualità, equa e inclusiva.

Un problema che ha inciso molto sull’ istruzione  è quello, attualmente, causato dal Covid-19.

La pandemia globale ha inciso notevolmente, a livello psicologico, su bambini e ragazzi, privandoli di poter andare a scuola e di svolgere una normale vita da studente.

Oltre che a livello psicologico, la pandemia ha anche colpito il livello di istruzione in generale, creando un enorme calo dell’apprendimento dovuto alle misure di sicurezza attuate nei vari paesi del mondo.

La situazione si differenzia di paese in paese; ad esempio, in Italia la situazione è stata gestita in maniera tempestosa per tutelare la sicurezza dei 6.000.000 studenti italiani, prendendo come misura di sicurezza la didattica a distanza.

La nostra scuola, l’Istituto Superiore Einaudi-Pareto, ha seguito gli studenti accuratamente affinché potessero continuare il loro percorso scolastico nel migliore dei modi.

I docenti, in questa situazione precaria, sono stati molto vicini agli alunni, assistendoli maggiormente durante la DAD e dando loro la possibilità di confrontarsi con degli esperti, nel caso in cui la didattica a distanza li avesse colpiti particolarmente a livello psicologico.

A sostegno degli studenti è rimasto attivo lo sportello d’ascolto, che non ha permesso che i ragazzi affrontassero da soli questa situazione molto critica.

Quindi si può dire che la nostra scuola, come tante altre nel resto d’Italia e nel mondo, si è impegnata al massimo per tutelare l’istruzione.

Ritengo opportuno sottolinearlo ed elogiarla proprio durante la giornata internazionale dell’istruzione perché si è impegnata a garantire e a difendere un’educazione costante e valida anche in una situazione molto complicata.

Alessia Sparacio

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