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Giornata internazionale per i diritti dei migranti

ALMANACCO, ATTUALITA'

L’assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 15/93 del 2000 ( formata da 93 articoli), ha dichiarato il 18 dicembre “ Giornata Internazionale per i diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie”. La risoluzione nasce nel 1972, quando, nel tunnel del Monte Bianco, persero la vita 28 lavoratori originari del Mali, diretti verso la Francia in cerca di migliori condizioni di vita. L’atto  convalidato nel 2003 da 46 ratifiche, non è valido in Italia ed in molti paesi dell’Europa, poiché già esistono degli standard internazionali per il trattamento dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.

La Convenzione, per promuovere condizioni di vita e di lavoro dignitosi per i migranti, provvede ad una guida per la formulazione politica nazionale fondata sul rispetto dei diritti umani. L’obiettivo è quello di prevenire lo sfruttamento e fermare i movimenti clandestini ed illegali, per stabilire delle condizioni minime verso il riconoscimento e l’accettazione universale degli immigrati.

In Italia si calcola che nel 2021 il numero di immigrati presenti nel territorio si aggira intorno ai 63.062 (come attesta il Cruscotto statistico del 10 dicembre 2021 del Ministero dell’Interno).

Questo mette in luce molti problemi, tra cui la criminalità che è considerata una componente importante. Ciò porta gli italiani alla discriminazione e ad un comportamento irragionevole.

Quello che  molti non comprendono è che oggi la figura del migrante è, a parer mio, indispensabile per il mercato lavorativo. Purtroppo gli immigranti sono vittime e vengono sfruttati per il ‘’lavoro in nero’’, quindi non fruiscono di tutte le tutele assicurative di un lavoratore messo in regola.

Da qui possono nascere numerosi pregiudizi, abusi e stereotipi.

Gli immigrati possono anche arricchire il nostro bagaglio culturale, sia per avviare un importante dialogo a livello educativo-culturale, ma soprattutto in materia politica.

Marta Arena

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