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GIOIELLI DI SICILIA: PANTELLERIA , LAMPEDUSA E USTICA

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Pantelleria, Lampedusa e Ustica sono tre isole siciliane conosciute in tutto il mondo per le loro spiagge cristalline e per il loro mare blu cobalto. Queste tre isole sono un grande orgoglio  per la Sicilia, e ogni anno attirano migliaia di turisti incuriositi dalla storia e affascinati dalla bellezza delle isole.

I primi abitanti di Pantelleria furono i  Sesioti, che costruirono un villaggio a strapiombo sul mare e fortificato da un muro alto otto metri. Costruirono anche una grande necropoli e delle tombe costituite da cunicoli chiamati “thelos”.  Secondo una leggenda, i Sesioti vennero massacrati da  invasori, ma costoro, ben presto, vennero colpiti da una grave epidemia che determinò il loro sterminio. La storia dell’isola venne anche influenzata dai Cartaginesi, i quali la denominarono “Cossyra”. Nell’antichità, Pantelleria era un’importante base d’appoggio nella navigazione tra la Sicilia e l’Africa, soprattutto grazie alla sua posizione strategica: l’isola è situata a 70 km dall’Africa e ad 85 km dalla costa siciliana. Nel 2014 venne riconosciuta patrimonio dell’Unesco per la pratica agricola della vite ad alberello, ed è anche stata dichiarata 24° parco Nazionale Italiano. La grande presenza di flora e fauna e il paesaggio vulcanico mozzafiato permettono ai turisti di esplorare un luogo unico in tutta Italia.

Lampedusa è un’isola con un passato molto importante e interessante. Tra le storie sull’origine del nome “Lampedusa”, la più allettante è quella che racconta della vicenda della barca “Dusa”: si pensa che i navigatori della barca siano stati i primi a scoprire l’isola grazie alla luce emessa da provvidenziali “lampi”; da questa leggenda deriverebbe il nome “Lampedusa”. A causa della sua posizione vantaggiosa l’isola è sempre stata contesa da diversi popoli, tra cui i Fenici, i Greci, gli Arabi ecc.  Ad oggi, Lampedusa è un’isola che attrae molti turisti, grazie soprattutto ai suoi limpidi fondali, perfetti per chi ama le immersioni.

Ustica è l’unica delle tre isole a essere di origine vulcanica, infatti la parte visibile è emersa da un apparato vulcanico sottomarino. Gli antichi romani la chiamavano Ustica, mentre i greci Osteodes (ossario), per i resti di numerosi mercenari morti per fame. Gli insediamenti umani risalgono al Paleolitico e degli scavi hanno portato alla luce i resti di un villaggio cristiano. Nel VI secolo vi si stabilì una comunità benedettina, ma a causa delle guerre tra Cristiani e Musulmani dovette abbandonare il sito. Nel XVIII secolo, Ferdinando IV di Borbone impose una colonizzazione dell’isola. Ustica è ricca di grotte lungo le alte coste, come la Grotta Verde, la Grotta della Pastizza, Grotta delle Colonne e Grotta Azzurra.

Maria Vittoria Girgenti

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