F. Sinatra

FRANK SINATRA, UN QUARTO DI SECOLO SENZA “THE VOICE”

ALMANACCO, PERSONE E PERSONAGGI

Il 14 maggio del 1998 si spegneva per sempre la voce di uno dei più iconici cantautori jazz e attori cinematografici del ‘900, Frank Sinatra. Grazie al suo carisma ed alla sua bravura, è considerato da molti critici musicali la più grande voce del XX secolo.

Francis Albert Sinatra, di origini liguri e siciliane, era nato in New Jersey nel 1915. Durante l’adolescenza, cominciò la sua carriera da cantante ispirandosi all’artista musicale Bing Crosby, all’epoca molto popolare nelle radio americane. Il giovane Sinatra, preso dalla curiosità e dalla voglia di esibirsi, decise di suonare in alcuni locali notturni del New Jersey e di Little Italy, catturando l’attenzione del leader della band “Music Makers” Harry James, con il quale realizzerà le sue prime registrazioni come “All or Nothing at All“.

Nel 1940 il cantante Tommy Dorsey decise di invitare Sinatra a unirsi alla sua band: fu allora che, dopo due anni di successi da capogiro,  Sinatra venne definito il primo “teen idol” del mondo della musica leggera, visto che, fino ad allora, questo genere era rivolto ad un pubblico più adulto.

Negli anni ‘40 e ’50, “The blue eye” (un altro dei soprannomi attribuitigli), a causa di  problemi alle corde vocali, decide di mettere da parte il mondo della musica e intraprendere quello del cinema. Si esibisce in diversi film, ottenendo anche un Oscar speciale nel cortometraggio “La casa in cui vivo”, realizzato per promuovere la tolleranza razziale e religiosa sul fronte interno. L’esperienza maturata gli permette di ottenere l’Oscar nel film “Da qui all’eternità”, come attore non protagonista, e la candidatura come miglior attore protagonista con “Luomo con il braccio d’oro”.

Nel 1953, superati i problemi alle corde vocali, Sinatra decide di stipulare un contratto discografico con “Capitol Records”, distinguendosi per  un tono più maturo, con inflessioni in stile jazz nella sua voce. Negli anni ‘60 decide di collaborare a Las Vegas con Sammy Davis Jr., Dean Martin, Peter Lawford e Joey Bishop, fondando il “Rat Pack”, grazie al quale ottiene una grande riuscita cinematografica nei film “Colpo grosso”, “Tre contro tutti” e “I quattro del Texas”, raggiungendo un trionfo d’incassi; non manca nemmeno il  successo musicale:  esibendosi presso numerosi casinò e Hotels di Las Vegas, lancia diversi brani destinati ad entrare nella storia della canzone, come ad esempio il mitico  “Strangers in the night“, vincitore fra  l’altro di un “Grammy Award”.

Intorno alla metà degli anni ‘60, Sinatra decide di incidere insieme alla figlia Nancy il duetto “Something Stupid” e  nel 1968 aggiunge al suo repertorio il brano che lo farà diventare ancora più famoso: “My Way”, scritto da Paul Anka su base melodica francese.

Nel corso della sua lunghissima carriera ha inciso all’incirca 2200 canzoni, vendendo, secondo alcune stime, circa 1.000.000.000 di dischi in tutto il mondo e facendosi apprezzare in molti paesi, tra cui l’Italia, con diverse esibizioni nelle città di Roma, Milano, Bari, Verona, Genova, Pompei e anche Palermo, nel 1987, presso lo Stadio Comunale della Favorita. L’ultimo, famoso concerto, si tenne nel 1988 presso il Marriott Hotel di Palm Desert, in California.

Frank Sinatra morirà di infarto qualche anno dopo il suo ritiro, all’età di 82 anni, a Los Angeles, presso il Cedars-Sinai Medical Center, lasciando un vuoto enorme nel panorama mondiale per il suo talento e per la passione che dimostrava nelle sue interpretazioni: “Durante la mia carriera, se ho fatto qualcosa, ho prestato attenzione ad ogni nota e ogni parola che canto, se rispetto la canzone. Se non riesco a proiettarlo a un ascoltatore, fallisco”, diceva; e certamente ha raggiunto l’obiettivo, visto che le sue performance musicali e cinematografiche sono ancora amate ed apprezzate in tutto il mondo.

di Carlo Dinatale e Alessio Bruno

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