Maradona

D10S, la storia di una leggenda

PERSONE E PERSONAGGI, SPORT

A Dique Lujàn, in Argentina, il 25 novembre 2020 ci ha lasciato una delle più grandi leggende calcistiche mondiali: Diego Armando Maradona. Soprannominato El Pibe de Oro (il ragazzo d’oro), è considerato uno dei maggiori calciatori di tutti i tempi e, insieme a Pelè, ha ricevuto il premio ufficiale FIFA come “Miglior giocatore del XX secolo”.

Nella sua carriera da professionista ha giocato nel Boca Juniors, nel Barcellona, nel Napoli, nel Siviglia e nel Newell’s Old  Bois.

Con la nazionale argentina ha disputato 91 incontri, realizzando 34 reti, e ha partecipato a quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo quello del 1986 in cui si distinse come miglior giocatore e contribuì a rendere l’attacco della sua squadra il migliore di tutto il torneo. Certo, ai quarti di finale, nella partita contro l’Inghilterra, segnò la molto criticata rete di mano (fatta “un poco con la cabeza de Maradona y otro poco con la mano de Dios”, dirà lo stesso calciatore), ma tre minuti dopo realizzò, con un magnifico dribbling, quello che è considerato il gol del secolo. Fu in occasione di questa partita che venne chiamato dai suoi fan “D10S”, soprannome formato unendo la parola spagnola Dios al 10, numero della sua maglia.

In Italia il grande campione argentino è considerato un vero e proprio idolo dai tifosi napoletani a tal punto che la dirigenza della “Società Sportiva Calcio Napoli” ha intitolato il proprio stadio a “Diego Armando Maradona”, in ringraziamento per i numerosi successi conseguiti dalla squadra partenopea con il pibe de oro.

Purtroppo la vita di Maradona è stata caratterizzata dal contrasto di luci e ombre: ai momenti felici dei successi nel calcio si sono alternati periodi bui caratterizzati dalla fragilità e dall’instabilità emotiva che lo hanno portato alla dipendenza dalla droga. L’uso di sostanze stupefacenti gli ha procurato due sospensioni dal calcio, la prima per uso di cocaina nel 1991, la seconda nel 1994 per positività ai test antidoping, e gravi problemi di salute che lo hanno portato alla morte a soli 60 anni.

Molti sono stati i dubbi sulla sua morte; probabilmente non ricevette le cure adeguate dopo una delicata operazione al cervello.

La scomparsa del grande calciatore ha suscitato una profonda commozione non soltanto fra gli argentini e i napoletani, ma in tutto il mondo e persino i suoi avversari storici, come Baresi e Platini, lo hanno ricordato, rendendogli omaggio.

Certamente la vita del pibe de oro non può essere presa ad esempio, ma il calciatore Maradona è stato un fenomeno indiscusso che molto difficilmente potrà essere uguagliato, perché, se è vero che “la partita più importante / è da giocare con la vita / stando a metà del campo”, come canta Pino Daniele in Tango della buena suerte dedicata a Diego, “mentre Cico corre intorno al mondo […] al momento giusto / suona il tango per magia / Lui è l’uomo giusto / che ci può far vincere”.

Carlo Dinatale

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