Conseguenze sociali del COVID-19
L’emergenza COVID-19 ha creato una rivoluzione nella nostra quotidianità. In questi mesi il desiderio di vedersi, trovarsi e di comunicare si è quasi azzerato e ad aver sofferto di più questa condizione di distanziamento e reclusione sono stati i giovani e le persone anziane, le fasce più a rischio della nostra società.
La solitudine, la paura e l’angoscia di perdere la sicurezza economica e il timore di vedere i nostri cari ammalarsi ha creato uno stress psicologico non indifferente. Molte persone hanno avuto a che fare con emozioni difficili da affrontare che hanno scatenato dei sintomi depressivi.
Il COVID-19, non solo ha provocato un grave indebolimento della salute pubblica, ma le misure necessarie per contenere la diffusione del virus hanno portato a crisi economiche, sociali ed educative.
L’ultimo periodo è stato difficile non solo per gli operatori sanitari e per i pazienti affetti da COVID-19 e i loro familiari, ma anche per studenti, lavoratori, e per chi già si trovava in condizioni svantaggiate.
A causa della pandemia, sono state rinviate visite diagnostiche e terapie ospedaliere, con conseguente peggioramento della salute dei cittadini.
Oltre a questo l’emergenza del COVID-19 ha delineato una situazione critica, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico.
Il mercato del lavoro è stato fortemente danneggiato.
C’è chi ha chiuso la propria attività e non l’ha più riaperta, chi è stato travolto dalle difficoltà economiche.
Ad essere particolarmente colpite sono le piccole e medie imprese che rappresentano la linfa vitale del sistema economico italiano.
Disoccupazione, disuguaglianze, crisi, sintomi depressivi, angoscia, paura, diffidenza: sono questi alcuni degli effetti drammatici causati dalla pandemia, purtroppo ancora in corso.
di Martina Giudice