Harris sarà la prima vicepresidente donna, la prima nera e la prima indiana-americana nella storia degli Stati Uniti d’America.

Kamala Harris è il nuovo vicepresidente degli Stati Uniti. Sarà la numero due della Casa Bianca guidata da Joe Biden. La Harris è la prima donna a raggiungere la vicepresidenza della Casa Bianca.

Nata il 20 ottobre del 1964, in California, da due genitori immigrati – una madre di origine indiana e un padre di origine giamaicana – i suoi genitori divorziarono quando aveva cinque anni ed è stata allevata principalmente dalla sua madre single, Shyamala Gopalan Harris, una ricercatrice in oncologia  ed attivista  per i diritti civili, che seppur consapevole delle origini indiane ha adottato la cultura nera di Oakland, immergendo le sue due figlie – Kamala e sua sorella minore Maya – al suo interno.

“Mia madre capiva molto bene che stava crescendo due figlie nere”, ha scritto la Harris  nella sua autobiografia The Truths We Hold. “Sapeva che la sua patria adottiva avrebbe visto Maya e me come ragazze nere ed era determinata a fare in modo che diventassimo donne nere sicure e orgogliose”.

E’ il suo periodo alla Howard University, uno dei college e università “storicamente neri” della nazione, che ha descritto come tra le esperienze più formative della sua vita. Studiava  a Howard negli anni ’80, quando gli studenti si riunivano nel cortile  del campus per dibattere  di politica, moda e pettegolezzi. E proprio partecipando alle attività di Debate mise  in mostra la sua passione per l’argomentazione .

Dal 1990 al 1998, dopo aver completato gli studi, ha lavorato come vice procuratore distrettuale della Contea di Alameda.

Successivamente, viene eletta nel 2003 procuratore distrettuale di San Francisco. Dopo essere stata rieletta nel 2007, rimane in carica per altri quattro anni.

Nel frattempo la scalata gerarchica prosegue e viene eletta procuratore generale della California, carica che manterrà fino al 2017 grazie alla rielezione per un secondo mandato nel 2014.

Nel 2016 si candida alle elezioni per il Senato.

A giugno di quello stesso anno risulta la più votata alle cosiddette jungle primaries della California, alle quali partecipa.

A novembre del 2016 diventa la prima statunitense di origine asiatica a essere eletta al Senato.

Nel gennaio 2019 si candida per le primarie democratiche in vista delle presidenziali del 2020.

L’11 agosto 2020 Joe Biden, candidato presidenziale democratico, la nomina per la vicepresidenza.

Nella vita privata è felicemente sposata all’avvocato Doug Emhoff ed è diventata” Momala” per Cole ed Ella le due figlie nate dal primo matrimonio del marito. Un appellativo che ha accresciuto la sua popolarità sui media.

A conquistare la scena sono le sue esternazioni politiche, il suo carattere gioioso, manifestato dalla frequente ilarità,  ma anche i suoi outfit. Nella sua prima visita in uno Stato in bilico, il Wisconsin, la vice di Biden ha detto addio ai tacchi sfoggiando delle comode sneakers. Una scelta che ha mandato in fibrillazione il web.

Le sue radici birazziali e la sua educazione le consentono di  interagire e fare appello alle diverse  identità americane. Quelle parti del paese che hanno visto un rapido cambiamento demografico, un cambiamento sufficiente per alterare la politica di una regione, vedono in lei un simbolo di aspirazione.

E’ considerata una delle discendenti ed eredi di donne attiviste  nere che sono viste  come una forza politica della natura nel partito democratico.

La sua vittoria è storica, ma non è solo sua. È condivisa con innumerevoli donne di colore che hanno reso possibile questo successo.

Ida Mariolo