AUDREY HEPBURN, LA CLASSE E’ PER SEMPRE
Il 20 gennaio 1993, esattamente 30 anni fa, moriva Audrey Hepburn, l’attrice britannica icona di stile e di eleganza.
Audrey Hepburn era nata il 4 maggio 1929 a Ixelles, in Belgio, come Audrey Kathleen Ruston. Durante l’infanzia, a causa del lavoro del padre, fu costretta a subire frequenti spostamenti tra il Belgio, il Regno Unito e i Paesi Bassi. Nel 1935 i suoi genitori divorziarono e il padre abbandonò la famiglia. Solo anni dopo, tramite la Croce Rossa, Audrey riuscì a rintracciarlo. Nel 1939 la Hepburn si trasferì con la madre e con i fratelli ad Arnhem, pensando di aver trovato un posto sicuro dai nazisti. Lì Audrey studiò danza e frequentò il Conservatorio per ben sei anni. Nel 1940, però, Arnhem venne invasa dai nazisti, così Audrey cambiò il suo nome in Edda Van Heemstra, per evitare il “pericoloso” suono inglese del suo vero nome. Nel 1944 iniziò la sua attività di ballerina, partecipando anche a spettacoli organizzati segretamente per raccogliere fondi a favore del movimento contro il nazismo. I Paesi Bassi vennero liberati il 4 maggio del 1945, nel giorno del suo compleanno. In seguito, riferendosi alla liberazione di Arnhem, Audrey dirà: «L’incredibile sensazione di conforto nel ritrovarsi liberi è una cosa difficile da esprimere a parole. La libertà è qualcosa che si sente nell’aria. Per me, è stato il sentire i soldati parlare inglese, invece che tedesco».
Nel 1948 si trasferì a Londra, dove prese lezioni dall’insegnante di danza Marie Rambert; sarà lei a spiegare a Audrey che, a causa della sua statura e della sua malnutrizione, le possibilità di diventare una prima ballerina erano scarse. Così la giovane decise di tentare la carriera di attrice, che iniziò con il documentario Nederlands in zeven lessen, ovvero L’olandese in sette lezioni, nel 1948. Il suo primo ruolo per il grande schermo fu nel film One Wild Oat, ma il suo primo ruolo significativo nel mondo del cinema fu nel film The Secret People, in cui interpretava una ballerina. Questo ruolo le permise di mettere in atto tutto ciò che aveva imparato con lo studio della danza negli anni precedenti. Nel 1954 vinse l’Oscar come migliore attrice protagonista del film Vacanze romane. Durante la cerimonia degli Oscar indossò un vestito bianco a fiori, giudicato come una delle mise migliori di sempre.
Dopo Vacanze romane, recitò nel film Sabrina, insieme a Humphrey Bogart e William Holden. Per questo film ricevette una nomination all’Oscar come miglior attrice, ma il premio andò a Grace Kelly. Il film ricevette un Oscar per i migliori costumi e catapultò Audrey tra le star hollywoodiane.
Negli anni Cinquanta, infatti, Audrey Hepburn divenne una delle più ammirate attrici di Hollywood: nel ‘55 vinse il prestigioso premio “Henrietta Award” come miglior attrice del cinema mondiale. In seguito continuò a lavorare con attori molto noti e importanti, come Fred Astaire, Gary Cooper e Maurice Chevalier.
Il film che la rese ancora più famosa in tutto il mondo fu senz’altro Colazione da Tiffany, tratto dal romanzo di Capote e diretto da Blake Edwards nel 1961. L’interpretazione del personaggio di Holly Golightly fece guadagnare ad Audrey una nomination all’Oscar e il secondo David di Donatello per la migliore attrice straniera.
Dopo la nascita del figlio Luca, decise di prendersi una pausa per dedicarsi alla famiglia. Tornò a recitare nel 1976 nel film Robin e Marian, ma l’ultimo ruolo importante della sua carriera fu nel 1981 nel film …e tutti risero. Durante gli ultimi anni della sua vita si dedicò alla televisione, come conduttrice del programma Gardens of the World with Audrey Hepburn.
Audrey morì all’età di 63 anni e venne sepolta a Tolochenaz, in Svizzera. Grazie anche ai social, Audrey Hepburn divenne sempre più conosciuta anche tra i giovani, i quali la considerano ancora oggi un simbolo di bellezza, classe ed eleganza.
di Maria Vittoria Girgenti