La felicità è un bisogno essenziale per l’essere umano, è legittimo che tutti vogliano essere felici.

Molti pensano che la felicità provenga dalla soddisfazione del desiderio, ma è realmente così?

Spesso ci limitiamo semplicemente ai piaceri materiali, ma nessuno di essi è eterno o immenso, la natura delle cose comporta che tutto abbia una limitazione.

La nostra moderna società dei consumi può essere denominata come una società “desiderante”, in cui tutto deve essere ricercato e ottenuto subito, e la conseguente sensazione di inappagamento va colmata con un nuovo desiderio.

Ed è così che si crea un processo di desiderio del piacere che non ha mai una fine, perché una volta ottenuto qualcosa di desiderato, si ambisce ad un altro piacere.

Credo che chi ha una dipendenza nei confronti di oggetti materiali non potrà mai trovare la felicità.

Ad esempio, se io volessi a tutti i costi un cellulare appena uscito, nel momento in cui l’ottengo ho realizzato il mio desiderio, ma uscirà sempre un nuovo modello. Se si è legati ad un nuovo modello, solo perché molti lo possiedono, a qualcosa destinata a rompersi o a finire, non si può pretendere di trovare la propria  felicità .

Questo non vuol dire che un essere umano non debba saper dare il giusto valore  alle cose materiali, ma il possesso non possiamo definirlo “felicità”. Ne abbiamo la prova nel triste  periodo che tutti stiamo attraversando: la felicità si trova nella relazione con gli altri, dentro gli abbracci del nonno che hai paura di perdere.

Siamo stati, per cause di forza maggiore, costretti a restare  a casa, pensando che fosse la cosa peggiore che ci potesse capitare, ma è realmente così? Io, ad esempio, stando in casa, ho ritrovato il legame della famiglia, ho capito che non c’era bisogno di una discoteca per stare con la mia migliore amica e ho capito tante cose che ad oggi mi rendono una persona più felice rispetto a prima.

Bisogna apprezzare le cose che si hanno, e fare di quelle cose la nostra felicità.

Forse la felicità non bisogna cercarla, è questo il problema dell’uomo.

Per essere felici, bisogna semplicemente riconoscere quelle piccole cose che sembrano nulla, ma che in realtà spesso possono essere più appaganti di qualcosa a cui si ambisce.

Quando tutti legheremo alle piccole cose la nostra felicità, sicuramente potremo avere un sorriso sincero da donare al nostro riflesso al mattino, quando ci guarderemo allo specchio.

Martina Sessa