Foto parte 1

Astrofotografia: basta poco per iniziare

ATTUALITA'

In questo articolo scopriremo gli elementi fondamentali  dell’astrofotografia. Dato che è un tema  che può apparire complicato a chi vi si accosta per la prima volta, ho cercato di semplificare al massimo, evitando i dettagli tecnici più complessi.

Nella seconda parte di questo articolo, ho strutturato una mini guida, utile per addentrarsi nell’ astrofotografia amatoriale, cercando di ottenere risultati ottimali semplicemente con l’uso di una macchina fotografica (reflex, mirrorless etc.), o addirittura con  la videocamera del telefono e l’ausilio di un computer.

Cos’è l’astrofotografia?

L’astrofotografia è il genere fotografico che pone come  soggetto principale la volta celeste. Questo genere fotografico unisce dunque due vasti ambiti, l’astronomia e la fotografia. Unione tra scienza e arte, quindi, che avvicina gli appassionati di ambo le parti, con  non poche difficoltà. Questi due enormi argomenti hanno al loro interno complicate funzioni ed  elementi scientifici che devono essere compresi per avere dei risultati.

Le problematiche relative alla fisica

Sebbene non sia necessario addentrarsi nei complessi meandri della fisica, qualche nozione di base è certamente  opportuna. Perché? La risposta la troviamo nei limiti della fotografia effettuata dal pianeta Terra alla volta celeste. Il nostro pianeta, così come altri elementi presenti nell’universo, segue un’orbita grazie all’attrazione gravitazionale, che in questo caso proviene dal Sole. Quindi  dobbiamo fotografare, mentre ci muoviamo, un qualcosa che è anch’esso in movimento. Questo è il limite principale imposto dalla fisica sulla fotografia, che possiamo aggirare soltanto con strumenti appositi chiamati “astro-inseguitori”. Questo si aggiunge  alla evidente problematica della distanza, che possiamo risolvere con i telescopi adatti ad essere applicati sulle reflex o camere astronomiche, ma di questo parleremo più avanti.

Le problematiche relative alla fotografia

Passiamo adesso alle problematiche relative alla vera e propria fotografia. Conoscere le basi della fotografia è di fondamentale importanza, per questo motivo l’astrofotografia è sempre sconsigliata ai neofiti, ma se non avete paura di sbagliare e nutrite un vero interesse per questo genere, allora armatevi di pazienza e iniziate a comprendere le basi della fotografia, quindi come  impostare i 3 parametri principali (tempo di esposizione, ISO e apertura del diaframma). Nel caso dell’astrofotografia, infatti, la macchina che adoperiamo deve scattare in condizioni estreme rispetto al normale uso per cui è stata ideata,   perchè dobbiamo scattare in condizioni di scarsa luminosità, e questo ci  obbliga ad aumentare l’ISO, l’apertura del diaframma e soprattutto ad aumentare il tempo di scatto. Quest’ultimo ha un effetto collaterale se utilizzato in tempi prolungati, ovvero l’eccessivo “rumore” (cioè una variazione indesiderata dell’immagine) generato nelle foto scattate. Spesso per questi tipi di scatti si parla di minuti e non più di secondi, l’otturatore, quindi, rimanendo  tanto tempo aperto, inizia a surriscaldarsi e a generare appunto il rumore. A questo punto sarebbe opportuno aumentare il valore ISO per generare una foto più luminosa, ma anche qui aumentare troppo questo valore aumenterebbe visibilmente il rumore. Potrebbe risultare impossibile quindi avere dei buoni risultati, ma fortunatamente abbiamo la possibilità di contare su dei software appositamente creati per risolvere questo problema, gratuiti e intuitivi, che  riescono a superare questo limite e a fare dei veri miracoli anche su foto realizzate senza la giusta attrezzatura.

Attrezzatura, inquinamento luminoso e software

Come abbiamo visto in precedenza, avere la giusta attrezzatura (e saperla usare), conoscere le giuste tecniche e utilizzare i giusti software, è l’unico modo per avere un risultato professionale e per fotografare soggetti molto lontani. Vediamo nel dettaglio quali sono le principali attrezzature e quali software possono aiutarci nel nostro intento. .

Astro-inseguitori

Un astro-inseguitore, come la stessa parola indica, è un meccanismo di inseguimento. Nell’universo ogni corpo si muove secondo le regole della fisica, quindi della gravità e della forza gravitazionale. Questo meccanismo intelligente risolve le funzioni fisico-matematiche che permettono il tracciamento degli elementi conosciuti presenti nell’universo, così da mantenere il soggetto al centro dell’obiettivo. Si può utilizzare attraverso l’ausilio di un computer collegato via cavo, così da poter utilizzare il software in dotazione, che  permette di identificare meglio l’obiettivo da “inseguire”. Questo strumento ha un prezzo che varia dai 200 ai 400 euro ed è indispensabile per l’astrofotografia. Con la stessa funzione esistono anche le montature equatoriali, che hanno un funzionamento più complesso.

Telescopi

Anche i telescopi per astrofotografia sono fondamentali. Sono paragonabili a dei normali obiettivi, ma 10 volte più grandi. A differenza di un normale obiettivo con una focale variabile, i telescopi sono a focale fissa, alcuni danno la possibilità di inserire delle lenti che aumentano le situazioni in cui possiamo usare lo stesso telescopio. Eccezioni a parte, principalmente i telescopi si dividono in 2 categorie:

  • telescopi per fotografia planetaria: registrano immagini ad elevato ingrandimento e sono utili per fotografare pianeti ed elementi apparentemente molto piccoli o lontani;
  • telescopi per fotografia del profondo cielo: riescono a catturare più luce e quindi a rendere visibili elementi deboli, come nebulose e ammassi stellari.

Inquinamento luminoso

La luce è un attore fondamentale nella fotografia, soprattutto in questo genere fotografico. L’inquinamento luminoso è un’alterazione del normale livello di luce nell’ambiente notturno, che può creare disturbi nei nostri scatti; è quindi importante scegliere bene anche la zona in cui verrà scattata la foto. Solitamente per ovviare a questo problema bisogna scegliere la maggiore distanza dalle principali fonti di inquinamento luminoso, cioè i centri abitati. In commercio sono disponibili anche filtri anti-inquinamento luminoso, che permettono di avere risultati accettabili anche in  zone densamente popolate e inquinate.

Software

In precedenza ho parlato di un software veramente importante nel mondo dell’astrofotografia, soprattutto in quella amatoriale, perchè riesce a correggere il “rumore” generato da corpi macchina poco prestanti, dai lunghi tempi di esposizione e dall’inquinamento luminoso. Inoltre è totalmente gratuito per l’uso non commerciale e non necessita di essere installato. Il programma in questione è Sequator, un vero e proprio “sommatore” di immagini, che consente ottimi risultati.

Per chi nutrisse interesse o semplice  curiosità verso questo meraviglioso mondo, nella seconda parte dell’ articolo fornirò una guida per poter muovere i primi passi nell’astrofotografia amatoriale, per ottenere, senza l’ausilio di attrezzature costose, i primi scatti della volta celeste.

Alessio Todaro

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