LA PROTEZIONE CIVILE E IL CROWDFUNDING SOCIALE
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile è stato creato con la legge 225/1992 in considerazione dei rischi naturali a cui è soggetto il territorio italiano (frane, alluvioni, incendi, terremoti, eruzioni vulcaniche).
L’impostazione iniziale della legge ha subito delle modifiche, prima nel 2012 e poi nel 2017, ma il suo obiettivo è sempre stato quello di tutelare e salvaguardare le persone e il territorio dai rischi naturali, dai rischi sanitari e da quelli legati all’attività industriale.
In particolare la legge prevede la prevenzione e mitigazione dei rischi attraverso la formazione di operatori e volontari, la divulgazione pubblica delle informazioni e lo svolgimento di esercitazioni; il soccorso delle persone colpite con interventi di prima assistenza; il superamento dell’emergenza per il ritorno alle normali condizioni di vita.
Il sistema della Protezione Civile coinvolge le strutture centrali dello Stato, le Regioni, le Prefetture, i Comuni e le Comunità montane.
Si serve inoltre di strutture operative come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, delle Forze Armate e di Polizia, del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, della Comunità Scientifica, della Croce Rossa Italiana, del Corpo Nazionale di soccorso alpino e speleologico e delle organizzazioni di volontariato.
Il nostro territorio è molto fragile e richiede numerose risorse umane, mezzi e capacità operative per garantire interventi di soccorso tempestivi. In caso di emergenza la prima a dover intervenire è la struttura comunale, che è la più vicina al cittadino. In base alla gravità del problema si possono mobilitare anche la Prefettura, la Regione o addirittura lo Stato.
Ultimamente la Protezione Civile ha deciso di impiegare un nuovo di sistema di raccolta fondi: il crowdfunding. Si tratta di una nuova e innovativa forma di finanziamento di progetti imprenditoriali o di sostegno finanziario a iniziative di carattere sociale.
Il crowdfunding è stato utilizzato in particolare per la campagna che la Protezione Civile ha portato avanti, con il sostengo informativo della RAI, nel 2020, in occasione del diffondersi della pandemia di Covid-19.
Tra i finanziamenti alle imprese (in modo specifico alle startup e alle piccole e medie imprese innovative) rientra l’equity crowdfunding, cioè un sistema nel quale viene riconosciuta all’investitore, che aderisce tramite una piattaforma online autorizzata. una partecipazione al capitale di rischio del progetto finanziato
Nella forma peer to peer (P2P) all’investitore viene riconosciuto invece un prestito sotto forma di capitale di debito attraverso delle piattaforme online gestite da società specializzate.
Nella campagna della Protezione Civile i cittadini potevano fornire sostegno per l’acquisto di attrezzature sanitarie e DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), come guanti, visiere, maschere facciali filtranti o scarpe, oppure potevano intervenire per aiutare economicamente i familiari degli operatori sanitari deceduti durante il servizio contro l’emergenza Covid-19.
Si poteva partecipare effettuando delle donazioni tramite bonifico dall’Italia o dall’estero, utilizzando l’IBAN di due conti correnti. La RAI ha partecipato con una campagna informativa sulle finalità e le modalità delle donazioni. Alla fine del 2020 si sono riusciti a raccogliere più di 170 milioni di euro per le attrezzature sanitarie e circa 11 milioni per il sostegno alle famiglie degli operatori sanitari deceduti.
di Simone Bellomare