BEST PRICE DAY
Immagine in evidenza di Francesco Milianta
Il Black Friday, conosciuto ad oggi come il giorno in cui i negozianti di tutto il mondo applicano uno sconto sulla merce, fu istituto quasi 100 anni fa a New York, più precisamente dalle catene di distribuzione Macy’s fondate nel 1858 da Rowland Hussey Macy.
Gli impiegati delegati alle vendite pensarono che per incrementare i profitti, una svendita di tutti i prodotti il giorno dopo il Ringraziamento e quindi poco prima di Natale, sarebbe stata un’ottima idea.
Così fu, infatti il nome Black Friday nasce proprio grazie ai libri contabili dei venditori che scrivevano i proprio guadagni in inchiostro nero.
Questa giornata fu conosciuta dal resto del mondo solo all’inizio degli anni 90, da quel momento la maggior parte delle persone si accampano fuori dai negozi già la notte precedente per poter acquistare i migliori prodotti a prezzi stracciati.
In Italia ha avuto grande diffusione grazie a Amazon che, tramite l’e-commerce, collega tutto il mondo nella vendita di svariati prodotti.
Nel 2005 fu istituita un’altra giornata, molto simile al Black Friday ma con un’ unica differenza, difatti durante il Cyber Monday si compra solo on line e avviene il lunedì successivo al ringraziamento. Questo nome è stato diffuso da Ellen Davis e Scott Silverman tramite un comunicato stampa sul sito “Shop.org”.
Secondo un’indagine svolta tramite Revolut (app finanziaria globale), il 64% della popolazione italiana è fermamente convinta che le aziende aumentino i prezzi dei beni così da guadagnarci la stessa somma, inoltre 4 italiani su 10 hanno dichiarato che se gli sconti non sono superiori al 50% è assolutamente sconsigliato acquistare.
In contrapposizione “all’esagerazione” del Black Friday, nel 2012 viene istituita, sempre a New York, una nuova giornata mondiale basata sulla generosità e l’incoraggiamento. Tale giornata è stata battezzata “GivingTuesday”, tradotto letteralmente in martedì del dono. Essa è diffusa in quasi 80 paesi e solo dal 2017 si svolge anche in Italia, con lo stesso nome vi è un’organizzazione no-profit che gestisce e sostiene l’intero movimento.
di Giulia Piraino