Gioielli di Sicilia: le isole Eolie
Le isole Eolie, uniche nel loro genere, sono il vero fiore all’occhiello del Mediterraneo e una delle mete da visitare almeno una volta nella vita. L’arcipelago è composto da sette isole: Lipari, Salina, Vulcano, Panarea, Filicudi, Alicudi e Stromboli, tutte di origine vulcanica.
Lipari è la più grande e popolata delle sette. Presso l’antico centro abitato sorge un maestoso castello, che risale all’ XI secolo, ma fu costruito su preesistenti, antichissime fortificazioni. Il paese si è sviluppato proprio intorno al castello e alla Cattedrale di origine normanna risalente al Cinquecento.
Salina è la seconda isola per grandezza dell’arcipelago. Il nome indica la sua vocazione originaria, anche se oggi l’antica salina è ormai abbandonata. Tra i suoi prodotti tipici ci sono sicuramente i capperi e la Malvasia. E’ l’isola più verde dell’arcipelago, grazie soprattutto alle numerose viti che permettono la produzione di un’eccezionale Malvasia.
Benché il vulcano… di Vulcano non erutti dall’800, sull’isola continua a manifestarsi una significativa attività vulcanica. Quest’isola è ricca di spiagge di straordinaria bellezza di sabbia vulcanica e visitarle è un’emozione unica al mondo. Nella zona del Levante si trovano sorgenti termali sottomarine e fanghi naturali, con cui la gente del posto e i visitatori si cospargono per ricavarne benefici effetti.
Panarea è l’isola frequentata dai turisti internazionali e ha uno stile trendy, sempre alla moda. Tuttavia conserva la sua tranquilla atmosfera.
Alicudi e Filicudi sono due piccole isole vicine. Filicudi, il cui nome significa “ricca di felci”, era chiamata dai Greci Phenicusa, probabilmente a causa della ricca presenza di palme del genere Phoenix. Magnifiche le spiagge di ciottoli di Porto e Pecorini, intervallate dalle caratteristiche formazioni laviche.
Stromboli è la più suggestiva e la più caratteristica delle Eolie: ospita un vulcano ancora attivo e accoglie i visitatori offrendo loro lo spettacolo della lava incandescente e dei lapilli. Quando il vulcano erutta, si può ammirare da una barca la ‘sciara di fuoco’, cioè la lava che, quando entra in contatto con l’acqua del mare, solleva grandi nuvole di vapore.
Maria Vittoria Girgenti