Dalla fine del 2019 abbiamo iniziato ad accusare dei cambiamenti  radicali riguardanti le nostre vite e di conseguenza anche il mondo del lavoro.

La svolta è avvenuta  nel 2020, con il primo lockdown, durante il quale tutti abbiamo dovuto adattarci a modalità inedite nelle relazioni sociali; nel mondo del lavoro la novità più importante è stata la diffusione dello smart working, o lavoro agile, utilizzato da aziende o società, grandi e piccole, pubbliche o private per garantire il lavoro da remoto e non dalla postazione di lavoro abituale.

Questo al giorno d’oggi è da considerarsi una grande opportunità, non solo perché in condizioni non ottimali il mondo ha continuato a funzionare, ma perché secondo me si sono abbattuti una miriade di costi da imputare al raggiungimento e alla gestione di una sede lavorativa.

Cercherò di spiegarmi meglio. Immaginiamo di voler avviare un’attività e di non avere un locale da adibire ad essa, magari iniziamo a pensare di assumere nuovo personale per questo lavoro e calcoliamo i costi.

Il primo costo da considerare, oltre al salario dei dipendenti, è l’affitto di un locale, poi le attrezzature necessarie e l’arredamento, successivamente dovremo pagare le bollette e tutto ciò che serve per mantenere e gestire i locali nei quali si svolge l’attività.

Ora però immaginiamo di essere… nel 2022 e di aver scoperto l’efficacia dello smart working: adesso io imprenditore non penso a sostenere tutti i costi sopraelencati, ma semplicemente a creare un server interconnesso, grazie al quale i nostri lavoratori siano operativi. I costi di tutto ciò? Oltre allo stipendio del lavoratore e di un tecnico manutentore del server, possiamo aggiungere un computer da consegnare ai nostri dipendenti come strumento di lavoro…Abbiamo effettivamente abbattuto molti costi.

Nel mondo che ci ritroviamo davanti oggi è tutto interconnesso, basta un cellulare per far parlare due persone ai poli opposti del mondo e basta un computer per lavorare comodamente da casa.

Ecco come lo smart working ha cambiato profondamente il lavoro e le aziende, e specularmente anche il modo di pensare di un imprenditore.

Virginia Sala