BULLISMO E CYBERBULLISMO
Il bullismo, oggi, è una tematica molto discussa e attuale, ne sono prova tutti le notizie che leggiamo ogni giorno sui giornali, sui media o anche dai profili delle vittime stesse che ci raccontano la loro storia…
Se possiamo dare una definizione di bullismo, potremmo dire: atteggiamento di prepotenza, ripetitivo ed intenzionale, verso soggetti (le vittime), che agli occhi delle persone (i bulli) che compiono questi atti violenti e aggressivi sia verbali che fisici, sono incapaci di difendersi, quindi sono fragili e/o deboli.
Sono protagonisti, oltre al bullo e la vittima, anche i testimoni. Vedono, sentono e sono presenti durante le aggressioni, ma spesso e volentieri, per paura, non denunciano l’accaduto.
Il bullismo quindi si divide in:
- Verbale;
- Sociale, il cui scopo è compromettere le relazioni sociali della vittima;
- Fisico;
- Cyberbullismo;
Esiste una differenza sostanziale tra bullismo e cyberbullismo:
il cyberbullismo può far sentire la vittima ancora peggio, riceve intimidazioni da parte di uno sconosciuto, di cui non conosce neanche il suo aspetto fisico, a qualunque ora, tramite messaggi, via social network, telefonate, email…
Il bullismo, in generale, provoca problemi fisici, sociali e psicologici alle vittime, tra cui: emicrania, dermatiti, disturbi del sonno, ansia, scarsa autostima, depressione e in alcuni casi possono portare la vittima ad atti estremi, come autolesionismo e suicidio.
Nell’anno del Covid-19 il 61% dei giovani afferma di essere stata vittima di bullismo o di cyberbullismo, e il 68% di esserne stato testimone, considerati dopo droghe e violenze sessuali le minacce più temute dai ragazzi.
Sei adolescenti su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online.
Dalla ricerca dell’Eures, sappiamo che più di 9 studenti su 10, hanno partecipato ad episodi di bullismo soprattutto a scuola.
Come possiamo prevenirlo?
Con campagne di sensibilizzazione, parlare di questo argomento, quindi informare bambini e ragazzi a scuola, anche attraverso film e libri.
Ma la legge italiana cosa fa per prevenire e contrastare il cyberbullismo?
La legge n.71/2017, fa sì che i minori possano chiedere l’oscuramento, rimozione e blocco dei contenuti diffusi attraverso le “nuove” tecnologie. Queste richieste, vanno inviate a chi gestisce il sito internet o il social, dove sono stati diffusi quei contenuti, reputandoli atti di cyberbullismo. È importante dire che, la richiesta, può essere inviata anche dal minore stesso, se ha più di 14 anni, sennò dal genitore o tutore.
Ma, purtroppo, nel nostro ordinamento giuridico non esiste ancora una legge efficace che reputi il bullismo un reato, gli atti possono essere, comunque, denunciati e le persone che li compiono punite.
A causa di chi fa un uso sbagliato dei social network, sono cresciute anche le discriminazioni e l’omofobia, quest’ultima, sempre più sotto i riflettori sia sui media che non, genera il bullismo omofobico cioè contro persone gay, lesbiche, bisessuali, trans ecc.
Le vittime di bullismo spesso non denunciano subito perché spesso si vergognano e si sentono loro stesse colpevoli. Se conosciamo una vittima di bullismo è nostro compito aiutarla, incoraggiarla a denunciare oppure se non vuole, farla parlare con noi, così da potersi sfogare , dovremmo anche aiutarla a fare nuove amicizie, portarla sì, in posti nuovi, ma sicuri, spingerla a fare attività che le piacciono, coltivare le proprie passioni.
È stata dedicata una giornata nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo, che si celebra il 7 Febbraio in occasione del Safer Internet Day, un’opportunità per sensibilizzare le persone attraverso storie, esposizioni di dati e suggerire soluzioni inerenti alla diffusione di questo fenomeno sempre più sentito.
Miriam Luisa Ben Cheikh
Sitografia
http://ansa.it/
http://nostrofiglio.it/
One thought on “BULLISMO E CYBERBULLISMO”
Mi sono sempre chiesta se io ho realmente subito violenza da bullismo quando un giorno ad un viaggio di istruzione vai tempi del liceo un gruppo di mie compagne decisero di spogliarmi visto la loro incredulità al fatto Chio fossi terribilmente pudica e mi vergognavo specie per il fatto che avevo il seno molto sviluppato …non mi rendevo conto che ero libera d’essere come volevo ed il fatto che mi sono ribellata ed ho mostrato una forza incredibile a riuscire a bloccare almeno dieci persone su di me che non ce l’hanno fatta a togliermi nemmeno una scarpa al momento mi ha fatto sentire stupida e in colpa a non aver voluto subire quella violenza ..l’indomani con rabbia ho voluto dimostrare che non avevo nessuna remora a spogliarmi e dopo una partita di pallavolo mi sono fatta una doccia senza coprirmi troppo. ..lda li non ci hanno più provato ..e la cosa strana è che la mia cosiddetta amica del cuore era stata proprio lei l’artefice di questo gesto che io ho voluto dimenticare e che continua ad essere un amica ..ma con le dovute distanze anche se a malincuore.