abbandono animali

GLI ANIMALI SIAMO NOI

ATTUALITA'

Sempre più spesso oggi si sente parlare di torture e abusi inflitti ai nostri “amici a quattro zampe”: in molti canili, in alcuni casolari sperduti e anche in case private gli animali vengono rinchiusi per essere torturati, seviziati e maltrattati da uomini che diventano dei veri e propri carnefici.

Sugli animali maltrattati ne abbiamo sentite di tutti i colori, ma ci sono delle leggi che tutelano i nostri cari amici? Fortunatamente sì.

L’articolo 544 ter del Codice Penale dice che “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”.

Come si può dedurre dall’articolo citato, ci sono diverse forme di maltrattamento: una delle peggiori, per me, è l’abbandono.

Adottare un piccolo animale è sempre bello, un cucciolo dona amore e felicità, ma richiede un grande impegno, anche economico, e così, quando il compito diventa gravoso, molti non hanno scrupoli ad abbandonare il loro cagnolino o il loro gattino. Quanti animali sono costretti a subire la crudeltà umana! Eppure loro non fanno altro che dare amore, sono fedeli ai loro padroni e non meritano di soffrire così!

Quante famiglie prendono dei cuccioli per i capricci dei figli? Ma poi quante veramente se ne prendono cura, li accudiscono e non dimenticano che sono degli esseri viventi?

Spesso, all’inizio delle vacanze estive, quando la presenza di un “quattro zampe” diventa un problema, molti animali vengono abbandonati lungo le strade statali o in posti sperduti o nei boschi.  Ma con quale coraggio si può abbandonare un tenero esserino che ha fatto parte della famiglia per diversi mesi? Come si può essere così insensibili di fronte al suo musetto? Come si può essere così egoisti?

A chi è privo di sensibilità voglio ricordare che il Codice Penale considera reato l’abbandono di animali domestici: infatti l’articolo 727 dice che “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.

Oltre all’abbandono esistono altri tipi di maltrattamento degli animali: per esempio, orsi, elefanti, tigri, leoni, scimmie, cani e cavalli sono stati spesso costretti a vivere in condizioni di prigionia e sottoposti a un duro addestramento solo per far divertire il pubblico dei circhi. Per fortuna oggi in molti spettacoli circensi si preferisce valorizzare il ruolo artistico di acrobati, ballerine, equilibristi, giocolieri e pagliacci piuttosto che sfruttare gli animali. Purtroppo, però, non si è trovata una soluzione per i cavalli impegnati nelle corse: spesso infatti questi nobili animali vengono maltrattati durante gli allenamenti e costretti a subire l’uso di speroni, fruste e altri strumenti costrittivi che provocano dolore. A tutto ciò si aggiunge anche il problema del doping, fenomeno ormai diffuso soprattutto nelle corse clandestine controllate dalla cosiddetta zoomafia, la criminalità organizzata dedita allo sfruttamento e al commercio illecito di animali.

Ma è possibile incontrare cavalli sofferenti anche nelle vie del centro di Palermo: la scorsa estate due cavalli, utilizzati per il traino dei calessi adibiti al trasporto dei turisti, sono stramazzati a terra e sono morti a causa della fatica loro imposta nonostante il caldo torrido.

Per fortuna l’articolo 544 quater del Codice penale punisce questi “spettacoli dell’orrore”: infatti “chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con la multa da 3.000 a 15.000 euro”.

Cerchiamo di mettere in pratica gli insegnamenti che si possono trarre dal Codice penale: impariamo a lasciar vivere tutti gli animali in pace senza maltrattarli, impariamo a sopportare con pazienza il loro modo di comunicare, il loro continuo abbaiare o i loro miagolii notturni, impariamo a denunciare gli abusi sugli animali, qualora ne fossimo a conoscenza, e ad evitare l’agonia e la frustrazione ai nostri amici a quattro zampe, impariamo ad amarli e a prendercene cura e impariamo a dire NO alla violenza sugli animali, perché chi uccide queste creature meravigliose e sensibili per puro divertimento si dimostra molto più disumano di loro.

Sara Messina

 

One thought on “GLI ANIMALI SIAMO NOI

Lascia un commento