ADDIO, PRINCIPE FILIPPO
Oggi si celebrano i funerali del principe Filippo, Duca di Edimburgo, venuto a mancare il 9 aprile scorso all’età di 99 anni.
Recentemente il Principe, marito da 73 anni della regina Elisabetta di Inghilterra, era stato ricoverato per oltre un mese nell’ospedale Edward VII, nel centro di Londra, dove aveva subito un delicato intervento al cuore. Ne era uscito in discrete condizioni, almeno in apparenza, ma purtroppo si è spento nel Castello di Windsor senza poter raggiungere la soglia dei 100 anni.
«È stato, molto semplicemente, la mia forza e mi è rimasto accanto per tutti questi anni, e io, tutta la sua famiglia e molti Paesi abbiamo verso di lui un debito più grande di quanto avrebbe mai rivendicato»
Con queste parole, risalenti al 1997 e pronunciate in occasione del 50° anniversario del loro matrimonio, la Regina Elisabetta ha voluto omaggiare l’adorato marito, pubblicando un post nell’account Instagram ufficiale della Famiglia Reale.
Filippo era nato a Corfù (in Grecia) il 10 agosto 1921, quinto figlio, e unico maschio, del principe Andrea di Grecia e della principessa Alice di Battenberg. Sposò la principessa Elisabetta il 20 novembre 1947 e da quel momento ottenne i titoli nobiliari di Duca di Edimburgo, Conte di Merioneth e Barone di Greenwich.
Per sposare la Principessa rinunciò ai propri titoli greci, divenendo cittadino britannico e convertendosi alla religione anglicana per essere accolto nella Chiesa d’Inghilterra con il cognome dello zio materno, Mountbatten. Il titolo di principe gli venne assegnato nel 1957 da sua moglie, con la quale ebbe quattro figli: Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo.
Filippo, che ha sempre accompagnato in modo leale e fedele la sua consorte, diventando il suo primo consigliere, nell’arco della sua vita ha preso a cuore le cause ambientaliste, patrocinando moltissime organizzazioni impegnate in questo campo: in particolare, nel 1961 divenne Presidente del WWF per il Regno Unito, nel 1986 ne fu il Presidente Internazionale ed infine Presidente Emerito nel 1996.
Ma questi non furono i soli impegni del Principe: la sua vita infatti fu ricca di molti interessi, primo fra tutti il polo, suo passatempo preferito fin dalla giovinezza. Si dedicò anche al pilotaggio, divenendo un abile yachtsman e, amante della pittura ad olio, è stato collezionista di opere d’arte contemporanea che sono state esposte a Buckingham Palace, al Castello di Windsor, a Sandringham House e al Castello di Balmoral.
Noto per il suo umorismo tipicamente british, il principe Filippo non ha mai tenuto a freno la sua “famosa lingua tagliente”, ha sempre detto in maniera schietta ciò che pensava a chiunque, suscitando contemporaneamente risate e sdegno in tutto il Regno. Dalle sue battute non si salvava neanche la famiglia reale, tanto meno la sua unica figlia Anna con la quale ha sempre avuto un legame molto stretto.
Nel 2017, a 96 anni, si è ritirato dai doveri pubblici e il 2 agosto dello stesso anno ha svolto il suo ultimo incarico ufficiale da principe consorte, dopo 65 anni di servizio e circa 22.000 impegni ufficiali.
Ha trascorso la sua breve ma felice pensione dividendosi tra il Castello di Balmoral, in Scozia, durante i mesi estivi e la tenuta di Sandringham in quelli invernali.
A causa della pandemia il Principe Filippo non sarà onorato da nessuna cerimonia di Stato, i suoi funerali oggi si svolgeranno in forma strettamente privata. D’altronde era suo preciso desiderio non volere nessun tipo di “confusione” dopo la sua morte.
Oggi tutto il mondo rimpiange quest’uomo che, nel ruolo apparentemente secondario di principe consorte, coi suoi consigli e con i suoi atteggiamenti poco ortodossi ha contribuito enormemente a svecchiare la monarchia inglese e a fare della famiglia reale il simbolo dell’unità di coloro che si sentono britannici.
Ma il mio pensiero va soprattutto alla Regina Elisabetta che, dopo quasi ottant’anni d’amore, dovrà proseguire il cammino della sua vita senza il sostegno della sua “roccia”.
Simone Bellomare