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Il catcalling

ATTUALITA'

In questi ultimi giorni si sente molto parlare del “catcalling”, un fenomeno che ancora esiste e si rinnova nel passaggio da una generazione all’altra.

La parola  catcalling viene da un termine in inglese che indica il lamento notturno dei gatti, indica una molestia sessuale, prevalentemente verbale, che avviene in strada’Catcalling si forma dal verbo (to) catcall, documentato insieme al nome corrispondente catcall già a partire dalla seconda metà del Settecento per indicare rispettivamente l’atto di fischiare a teatro gli artisti sgraditi e il fischio di disapprovazione stesso.

Commenti volgari, cat calling, fischi, schiocchi, sorrisi e attenzioni non sollecitate da parte di un gruppo di maschi fisicamente imponenti, hanno il potere di intimorire, di far sentire a disagio e inferiori alcune ragazze. Si tratta di una vessazione bella e buona, ha che fare con il bullismo e il maschilismo, in certi casi può arrivare anche al contatto fisico, e non c’è ragione per cui si debba tollerare.” 

Perché si parla ultimamente di questo?

Perché Aurora Ramazzotti (figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti) ha denunciato pubblicamente questo fenomeno attraverso una storia sul suo profilo Instagram.

Ci rendiamo conto che nel 2021 succeda ancora, di frequente tra l’altro, il fenomeno del catcalling. Sono l’unica che ne è vittima costantemente nonostante sia anche una che si vesta un po’ da maschiaccio. Ma appena mi metto una gonna o, come in questo caso, mi tolgo la giacca sportiva, perché sto correndo e fa un cacchio di caldo, io debba sentire i fischi, i commenti sessisti, le schifezze. Mi fa schifo. E se sei una persona che lo fa, perché stati vedendo questa storia o ti arriva in qualche modo, sappi che fai schifo”.

Ma cosa significa?

Il catcalling è una molestia sessuale prevalentemente verbale, che avviene proprio in strada. Almeno una volta nella vita ciascuna donna ha subito questo tipo di “attenzioni” . Il fenomeno che colpisce anche persone omosessuali, transessuali o  appartenenti a minoranze etnich,  consiste in commenti indesiderati sessisti,  fischi, inseguimenti, palpeggiamenti, gesti,  strombazzamenti con il clacson o schiamazzi da parte di estranei: maschi giovani ma anche  più grandi.

In Italia ad oggi non c’è nessuna norma che prevede che il catcalling sia un reato, ma c’è in corso un dibattito tra cosa  possa assumere rilevanza penale e cosa no.

Molti sostengono che il catcalling in realtà  (se non c’è traccia di aggressività o violenza) non sia una molestia ma un semplice complimento/apprezzamento, ma dall’altra parte in realtà quel commento anche innocuo e non richiesto, spesso,  non è accettato e causa alla donna: ansia, depressione e bassa autostima.

Negli altri paesi il catcalling come è punito?

In Francia questo fenomeno è reato già dal 2018 ed é punito con l’ammenda fino a 750 euro.

Anche negli Stati Uniti d’America e in Perù esiste una legge contro queste molestie.

Oggi è assurdo che ancora le donne devono subire questa violenza verbale e psicologica  per strada da parte di estranei. Ciò ha prodotto sempre più paure soprattutto tra le più giovani. Avere l’ansia continua di uscire di casa vestita con una gonna o anche con una semplice tuta nel 2021 non è più accettabile.

Le donne che in Italia hanno subito questo tipo di violenza sono circa il 69%. Dalle interviste effettuate, tra di loro il 13% ha avuto la stessa esperienza più di 5 volte.

Come si può risolvere il problema del catcalling?

Ogni donna sin da bambina é stata avvertita del pericolo che le riserva la città e viene incoraggiata a non camminare da sola per strada e a vestirsi in un certo modo, per evitare questo fenomeno, mentre agli uomini non viene posta fin da piccoli nessuna educazione seria  per far capire che tutto ciò è sbagliato.

Per evitare questo problema dunque, tutti genitori e non solo si devono impegnare a far capire ai loro figli maschi, sin da bambini che queste determinate azioni non fanno piacere all’altro sesso o ad altri generi e che sono sbagliate.

Chiar Cascino

 

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