23 maggio 2023

31 ANNI DALLA STRAGE DI CAPACI

ALMANACCO

Il magistrato Giovanni Falcone, era una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia sia in Italia che a livello internazionale.

Dopo l’omicidio del giudice Cesare Terranova, lavorò all’Ufficio istruzione, sotto la guida di Rocco Chinnici, e insieme a Paolo Borsellino lavorarono su oltre 500 processi. Nel 1984, con l’interrogatorio al pentito Tommaso Buscetta, si ha una svolta nelle indagini contro Cosa Nostra e nel 1986 si svolgerà’ il Maxi processo, che resterà nella storia. Nel gennaio 1990 coordina un’inchiesta che porta all’arresto di quattordici trafficanti colombiani e siciliani. Negli anni tra il 1990 e il 1992, Falcone viene attaccato su diversi fronti e decide di trasferirsi a Roma.

Il 23 maggio 1992 cinquecento chili di tritolo fanno esplodere un tratto dell’autostrada A29 di Capaci mentre il giudice la stava percorrendo con la moglie e la scorta.

La prima, una Croma marrone, fu investita in pieno, completamente distrutta e sbalzata in un campo di ulivi lontano decine di metri. Morirono i tre agenti della scorta: Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, entrambi trentenni, e Vito Schifani, di 27 anni. La seconda auto, una Croma bianca su cui viaggiavano Falcone, Morvillo e l’autista Giuseppe Costanza, si schiantò violentemente contro l’asfalto che sollevandosi aveva creato un muro . Il giudice Falcone, che stava guidando, e la moglie Morvillo, seduta al suo fianco, furono scaraventati contro il parabrezza. Morirono poche ore dopo in ospedale. Gli uomini della scorta nella terza auto, una Croma azzurra,  Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e Angelo Corbo sopravvissero.

Sitografia

https://www.archivioantimafia.org/bio_falcone.php

https://youtu.be/pMnPGwCRsG8

di Martina Giudice

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