Una vittima del razzismo
Negli USA si è protestato a lungo per la morte di George Floyd, un cittadino afroamericano soffocato da un poliziotto durante il fermo, avvenuto il 25 maggio 2020 a Minneapolis. In seguito a questo fatto è partita una campagna spontanea di attori, cantanti, personaggi pubblici e sportivi per chiedere giustizia e denunciare il razzismo e gli abusi delle forze dell’ordine nei confronti dei cittadini di colore. Il video degli ultimi istanti di vita di Floyd è stato condiviso da così tanta gente che è diventato virale su Facebook , Instagram e altri Social. Le immagini riprendono un uomo a terra e un poliziotto che gli preme, con violenza e per diversi minuti, il ginocchio sul collo. L’Fbi ha annunciato un’inchiesta sull’accaduto, come richiesto anche dal candidato democratico Joe Biden, mentre sulla vicenda, il presidente Donald Trump si è limitato a scrivere in un tweet che “Giustizia sarà fatta!” E che “l’episodio è molto triste e tragico”.
Il tutto è accaduto alle otto di sera quando George Floyd viene fermato da una pattuglia della polizia perché sospettato di aver tentato di pagare con una banconota contraffatta.
George Floyd è morto dopo dieci minuti di agonia, aveva 46 anni e due figli. Gli amici e i colleghi lo hanno descritto come un gigante gentile. Le ultime parole di George Floyd sono state: “Please I can’t breat” (vi prego non respiro), “My stomach hurts” (mi fa male lo stomaco), “My neck hurts” (mi fa male il collo), “Everything hurts” (mi fa male tutto), “They’re going to kill me” (stanno per uccidermi).
Non ci sono parole per descrivere tutto il dolore che questo povero uomo ha dovuto sopportare prima di morire, non esiste modo per giustificare il gesto spietato e crudele, messo in atto da un agente di polizia che avrebbe dovuto proteggere i civili e combattere per la giustizia, non esiste un modo per giustificare la morte di George Floyd che ha avuto solo la “colpa” di essere un uomo di colore.
Personalmente mi auguro che venga fatta giustizia e spero che tali gesti così meschini non si verifichino più, anche se uno degli assassini di George Floyd è già a piede libero poiché ha pagato una cauzione.
Riposa in pace George Floyd
Federica Marchese