Svolta green “dalla fattoria alla forchetta”
La Politica Agricola Comune (PAC) è la strategia agricola dell’Unione Europea, incide per il 38% del bilancio e mette a disposizione sussidi diretti per l’ agricoltura e l’ allevamento. Quest’anno ha un ruolo ancora più importante, poiché sono previsti investimenti per 390 miliardi per gli anni 2021-2027, per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal, il piano europeo per rendere sostenibile l’economia del nostro continente.
Gli intenti iniziali del piano erano chiari e lodevoli: finanziare i piccoli e i nuovi contadini, invece di favorire le grandi aziende agricole e i grandi proprietari terrieri; usare sussidi per premiare gli agricoltori che fanno uso di metodi sostenibili; investire nell’agricoltura locale per rendere le catene di approvvigionamento più brevi, in modo tale che il cibo non debba percorrere migliaia di chilometri per arrivare alle nostre tavole.
Purtroppo non è andata come si sperava. Il 20 ottobre scorso si è firmata a Bruxelles una PAC che ignora il Green Deal e che indirizza miliardi di euro senza alcun vincolo ai singoli stati. Il timore è che le grandi aziende e le lobbies dell’agro business siano d’accordo con l’industria dei pesticidi e dei giganti dell’alimentare, per perpetuare il vecchio, redditizio sistema di produzione e impedire alla Commissione Europea di allineare la Politica agricola europea agli obiettivi del Green Deal.
La risposta dal mondo ambientalista è chiaramente accusatoria e la stessa icona giovanile dell’ambientalismo, Greta Thunberg, scrive in un tweet: “Hanno firmato per una nuova politica agricola che si arrende su clima e ambiente. Nessuna consapevolezza significa nessuna pressione e responsabilità, quindi il risultato non è una sorpresa. Semplicemente non gli interessa”; e Greenpeace aggiunge ancora: “L’accordo sulla PAC segna la condanna a morte per le piccole aziende e l’ambiente”.
Ormai la notizia delle trattative è arrivata alle orecchie di molti giovani, attivisti e cittadini che da settimane riempiono i social con l’hashtag #withdrawthiscap per far ritirare la PAC e per far cambiare idea agli europarlamentari che hanno votato a favore.
Il Friday For Future, movimento prettamente giovanile che lotta per diffondere la consapevolezza dell’emergenza climatica, l’ha detto chiaramente: “La lotta sarà finita soltanto quando ci arrenderemo. E non abbiamo intenzione di arrenderci. Fate sentire la vostra voce usando l’hashtag #WithdrawThisCAP!”.
L’auspicio è che i cittadini europei diventino sempre più consapevoli e attenti su queste tematiche, che non sono fumose astrazioni, ma riguardano la nostra vita quotidiana, ciò che mettiamo nel piatto ogni giorno e la nostra salute di oggi, prima ancora che le future generazioni.
Mariachiara Iride
2 comments
Le piccole e medie aziende agroalimentari sono proprio quelle che rendono il made in Italy alimentare unico al mondo. Speriamo la distribuzione del fondo diventi un’opportunità per queste realtà.
Complimenti per averci introdotto all’argomento. Complimenti per la foto che accompagna l’articolo. I.Mariolo
Bell’articolo, complimenti