NERO D’AVOLA: UN VINO CHE ESPRIME LA SICILIA
Tra le tante tradizioni che abbiamo qui in Sicilia, una delle più famose è di sicuro la produzione del vino siciliano per eccellenza, il Nero d’Avola. Da centinaia di anni, questo vino molto amato dalle famiglie, è diventato protagonista di festività e cenoni. Chi di noi dopotutto non ha mai visto un calice di Nero d’Avola in mano ai propri nonni o ai propri genitori? Si tratta ormai di una passione tramandata da generazione in generazione. La sua storia, come quella di tanti altri vini siciliani, risale al 750 a.C. quando i Greci sbarcarono sull’isola portando una grande quantità di semi d’uva e diverse tecniche per trattarli. Alla fine del 1500 però, il Nero d’Avola si diffonde con il nome di “Calabrese” o come diremmo noi “Calaulisi”, che in dialetto siciliano sta per “Uva Di Avola”, una città in provincia di Siracusa, questo poiché in quel periodo i vini calabresi erano molto acclamati. Solo all’inizio dello scorso secolo prende il nome che tutti conosciamo e inizia ad acquisire la fama che ha oggi. Inizialmente, veniva utilizzato per appesantire vini con una bassa gradazione alcolica, e con questo obiettivo inizia a diffondersi sempre di più, fino a quando, negli anni ’60 smette di essere utilizzato come vino da taglio e inizia ad essere bevuto senza alcuna aggiunzione.
Un rosso, con delle leggere sfumature viola, dai sapori forti ma al contempo delicato, con un retrogusto fruttato e una nota di Eucalipto. Tanto complesso nel sapore quanto nel trattamento, infatti questo tipo di vitigno necessita di ambienti con un clima asciutto e terreni pieni di minerali per riuscire a crescere al meglio. Ad oggi i vitigni di Nero d’Avola in Sicilia sono numerosi e a seconda delle zone in cui il vino viene prodotto possiamo dividerlo in tre tipologie:
- Biotipo A, caratterizzato da un livello alcolico maggiore, con una nota acidula e un retrogusto di ciliegia e bacche rosse.
- Biotipo B, più leggero e fresco.
- Biotipo C, dal sapore più deciso e speziato.
In conclusione, possiamo dire che l’arrivo imminente delle festività natalizie sarà un’ottima occasione per gustare, insieme ad amici e parenti, i sapori unici di questo vino così unico.
Valentina Sanfilippo