Da qualche mese nel mondo dei social network non si parla d’altro se non di Khaby Lame, un vero e proprio fenomeno del web.

Khaby è un ragazzo di 21 anni, nato in Senegal, ma che all’età di un anno si trasferisce, insieme alla famiglia, in Italia, in un complesso di case popolari a Chivasso, in provincia di Torino. All’inizio del 2020 era un semplice operaio messo in ginocchio dall’esplosione della pandemia di Covid-19, ma, grazie al suo desiderio di far ridere la gente e grazie a Tik Tok, il social network emergente di questi ultimi tempi, è riuscito a rialzarsi e a fare della sua passione per la recitazione un vero e proprio lavoro.

Infatti, con i suoi brevi video caratterizzati da un’arguta ironia, ha raggiunto i 56,3 milioni di follower su Instagram e i 119,8 milioni su Tik Tok, superando Fedez, Chiara Ferragni, Mark Zuckerberg e tante altre figure conosciute all’interno del mondo social e collocandosi al primo posto nella classifica italiana dei più seguiti nel web e al secondo posto nella classifica mondiale.

Quali sono le ragioni di tale successo?

Nelle sue clip Lame presenta dei brevi filmati i cui protagonisti si “complicano la vita”, trovando soluzioni complesse e impensabili per risolvere problemi semplici; quindi il giovane tiktoker, senza proferire parola, riproduce le azioni del primo filmato, proponendo la soluzione più facile e ovvia e sottolineandola col suo tipico gesto delle mani coi palmi rivolti verso l’alto che sembrano dire: “Era così semplice!”.

L’espressiva mimica facciale, che permette di superare le barriere della lingua, l’ironia e il messaggio positivo dei suoi video hanno fatto di Khaby Lame una superstar del web, una superstar molto amata che, con grande semplicità, ci insegna che la vita può essere facile se si fa la cosa giusta.

Riccardo Giovanni Palazzo