Verdura_in_1930

Il creatore di gioielli che incantò il mondo

PERSONE E PERSONAGGI

Fulco Santostefano della Cerda Duca di Verdura, un uomo di grande cultura, raffinato, dandy, cosmopolita, seppe trasferire nella sue creazioni i colori della sua terra: la Sicilia.

Nato da una famiglia di antica nobiltà, nel 1898, cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, trascorse la sua infanzia e adolescenza in due importanti ville palermitane: villa Serradifalco a Bagheria e Villa Niscemi.

Alla morte del padre ereditò il titolo di Duca della Verdura e anche la situazione economica precaria, che non accettava di buon grado.

Decise allora di viaggiare e prima di partire organizzò una festa a palazzo di Verdura che rimase memorabile per la presenza di aristocratici provenienti da tutto il mondo.

Andò a Parigi, Venezia, Montecarlo dove si fece conoscere per i suoi disegni.

Nel 1930 conosce il musicista Cole Porter, incontro che gli procurerà fama e popolarità perché ad ogni esibizione gli commissionava portasigarette in oro e pietre preziose.

Dopo qualche tempo, il musicista, lo invitò a Venezia dove diede una festa e in quell’occasione gli presentò Mademoiselle Coco Chanel che rimase subito incantata dal suo talento.

Fu allora che iniziò la sua carriera di creatore di gioielli per la linea bijoux di Chanel, perché Coco Chanel gli affidò il compito di creare gioielli con gemme false.

Era una vera e propria rivolta nei confronti di chi poteva permettersi gioielli costosi.

Coco diceva “ Mi piacciono i gioielli falsi perché sono provocatori”,  sicuramente  tutto nella vita di Coco era provocatorio…

Fulco  aveva intrapreso la strada della notorietà mondiale.

I suoi gioielli erano creazioni che sembravano diamanti ma non lo erano, a volte utilizzava oggetti naturali come le conchiglie raccolte nelle spiagge, famosa la serie delle “conchiglie”, idea realizzata dopo aver raccolto una conchiglia nella spiaggia di Mondello.

Qualunque oggetto passasse dalle sue mani veniva trasformato in “falsi d’autore”: gioielli a forma di rosa dai petali che sembravano topazi rosa, il bracciale a croce di Malta ricolmo di gemme colorate o il melograno per ricordare i colori particolari della frutta siciliana.

Nel 1934 si trasferì in America, a New York, dove aprì un negozio tutto suo con il marchio gioielli “ di Verdura”.

La sua clientela vantava i più noti esponenti del mondo dello spettacolo e non solo. Per citarne alcuni la Duchessa di Windsor, Agnelli, Greta Garbo, Marlene Dietrich, i Rotschild.

Conobbe, inoltre,  Salvador Daly e ne diventò amico, e Visconti con cui collaborò per la scenografia del Gattopardo.

Tuttavia continuava a collaborare con Coco Chanel, ma questa volta per la creazione di gioielli autentici. Possiamo definire questa collaborazione una delle più straordinarie al mondo.

Tornò a Palermo, l’ultima volta, per recarsi in via Montevergini per vedere il suo palazzo sventrato dalle bombe.

Gli ultimi anni della sua vita li trascorse  a Londra dove si dedicò alla pittura e a scrivere il libro “ Estati felici. Un’infanzia in Sicilia” libro dedicato alla sua infanzia e non al suo incredibile successo internazionale.

Nel testamento dispose di essere cremato e le sue ceneri trasferite in Sicilia nella cappella di famiglia al cimitero di Sant’Orsola.

Le ceneri vennero portate in Italia da un suo amico inglese. Venne fermato da un agente sospettoso ed egli  ripeteva “ ashes, ashes”, l’agente, che non capiva la lingua, sospettò si trattasse di hascisc…e sequestrò il contenuto per analizzarlo.  Una volta appurato che erano ceneri, queste continuarono il loro viaggio. Oggi riposano, nella cappella di famiglia.

Elisabetta Inzerillo

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